Ottima notizia per la guida autonoma non assistita, nel caso specifico di quei veicoli chiamati Robotaxi.
Dopo un’udienza pubblica durata ben 6 ore in cui i residenti hanno espresso sia le loro perplessità che il loro appoggio alla concessione, è finalmente arrivato il via libera da parte della California Public Utilities Commission (CPUC) alla possibilità da parte delle due aziende leader del settore, Waymo e Cruise, di operare con i loro taxi a guida autonoma per ben 24 ore su 24 sul territorio di San Francisco.
Non è certamente una novità, in quanto nella città Americana, i robotaxi si muovo per alcune aree delimitate già da un anno, anche se con qualche limitazione. Negli Stati Uniti infatti manca uno standard governativo per valutarne la sicurezza.
I progressi tangibili di un progetto complesso
Dopo un milione di miglia l’azienda Waymo (progetto di Google) ha pubblicato un report in cui dichiara che il suo parco auto era incappato in soli due incidenti (senza feriti) e diciotto eventi di minore entità nella metà dei quali i veicoli erano fermi. Sono fondamentalmente risultati notevoli per una tecnologia che ha appena debuttato sulle strade pubbliche.
Ci sono stati anche eventi di ostacolo, dove le auto hanno in pochi casi intralciato il passaggio di mezzi di emergenza quali vigili del fuoco o polizia a causa di malfunzionamenti e questo è sicuramente un aspetto da risolvere prima di una loro diffusione su larga scala.
Il servizio è attivo anche in altre città americane come Phoenix, Austin, Houston, Miami e arriverà prossimamente a Los Angeles, Atlanta e Nashville.
Altro aspetto da risolvere saranno gli approcci di questi veicoli a luoghi in cui sono presenti lavori stradali, dove purtroppo non esiste una vera e propria disposizione e attuazione di segnalazioni precise, inteso che solitamente ogni cantiere è a sé, con alcuni segnali standard ma ad esempio, disposti un po’ dove capita al bisogno, e questo per un’autovettura che deve leggere situazioni certe può essere un problema.
C’è però da considerare che, come detto pocanzi, è una tecnologia “nuova” e che ogni volta che i veicoli circolano su strada vengono raccolti dati per un suo miglioramento costante. E fidatevi se vi diciamo che già alla stato attuale, la sicurezza delle auto a guida autonoma è maggiore di un veicolo guidato da un utente medio.
Capacità del sistema e suoi futuri sviluppi
Questi taxi a guida autonoma, che all’apparenza sembrano veicoli in via di progetto a causa delle loro forme particolari, dovute a tutti i sensori, telecamere e radar che sono montati esternamente più per una maggiore comodità di intervento che non per reale esigenza di progettazione (potrebbero essere senza problemi installati all’interno della livrea del veicolo) possono essere un valido aiuto per la circolazione stradale, sia per la loro sicurezza che per la loro fruibilità. Basta infatti scaricare un’app, farsi venire a prendere e una volta a bordo, indicare la destinazione e si arriverà in maniera totalmente sicura e confortevole.
Pensate a tutte le loro possibili implicazioni anche in ottica futura. Si pensa che, per almeno la realtà urbana, non occorrerà nemmeno possedere più un’autovettura di proprietà, ma bensì sfruttare servizi simili a Waymo e Cruise con notevole risparmio e sicurezza per gli utenti e per tutti noi che della circolazione facciamo parte.
Non ci sarebbero nemmeno più situazioni come la recente indisponibilità di taxi in quel di Roma per Ferragosto.
Siete anche voi curiosi di sperimentare queste novità? Fatecelo sapere nei commenti!
Bel racconto, in bocca al lupo con la tua nuova BMW
Ciao Francesco, qui trovi tutte le info e le condizioni. https://ecobonus.mise.gov.it/ecobonus/chi-ne-ha-diritto
“D’altro canto l’alloggio è posizionato nel prolungamento del parafango in plastica e non nella carrozzeria, pertanto non dovrebbe rappresentare un…
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