Secondo un recente report del HiEV Research Institute, un istituto di ricerca Cinese, BYD lancerà un nuovo set di assistenti alla guida ad alta velocità (NOA), chiamato DNP, nel terzo trimestre dell’anno, aumentando la competitività dei suoi prodotti e allineandosi ai grandi player come Tesla.
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Sebbene non sia ancora arrivato sul nostro mercato, BYD rappresenta ormai uno dei più grandi produttori mondiali di automobili elettriche, che addirittura, in Cina ha superato un colosso come Volkswagen, vendendo 264,664 automobili nel primo trimestre dell’anno ed è attualmente il brand con il maggior numero di consegne nel mercato locale.
Il modello designato ad adottare al debutto i nuovi sistemi ADAS sarà la berlina premium Han che arriverà anche in Europa entro la fine dell’anno, i nuovi ADAS saranno successivamente adottati anche ai prossimi modelli BYD, alti di gamma.
Il software è il nuovo business dei produttori
Nonostante nel primo periodo di rilascio il nuovo sistema di BYD fornirà un supporto di automazione principalmente in autostrada, il produttore cinese prevede, sulla scia di Tesla, ingenti sviluppi e investimenti per migliorare sempre di più l’intelligenza del sistema ed estendere gli ambiti di applicazione degli aiuti alla guida, ad esempio nell’uso cittadino.
Gli elettronauti si chiederanno perchè la competizione dei produttori si stia spostando sempre più sui servizi che sul miglioramento delle caratteristiche tecniche del prodotto stesso, la risposta è complessa e risiede in diversi aspetti del mercato automotive.
Innanzitutto, sono cambiati i gusti delle nuove generazioni che, rispetto a quelle precedenti, sono sempre più interessati alla multimedialità e al comfort piuttosto che al piacere di guida, come dimostra il dilagare dei modelli SUV e la quasi scomparsa di auto sportive.
Tra gli altri motivi che portano i produttori a investire nel software vi è sicuramente la standardizzazione del prodotto, le auto elettriche hanno una complessità molto ridotta rispetto alle ICE, semplicemente è molto difficile distinguersi per soluzioni tecniche, diventa quindi importante offrire soluzioni migliori dei competitor.
Vale la pena poi nominare forse il motivo principale per il quale i produttori vogliono offrire sistemi di supporto e multimedialità completi, cioè la possibilità di realizzare nuove forme di remunerazione attraverso abbonamenti o upgrade.
Non è un segreto infatti che le auto elettriche, in quanto molto semplici, hanno pochissima necessità di manutenzione e quindi danno scarse possibilità dei produttori di ottenere margini in post vendita.
Qualunque sia il motivo di tanto impegno dei produttori non ci resta che aspettare curiosi le nuove soluzioni di BYD e metterle alla prova nelle mani del nostro Matteo.
Valutereste l’acquisto di un’auto cinese come BYD, oppure pensate che gli manchi ancora qualcosa rispetto agli altri player?
Ci penserò 😉
No Federico, mi spiace, quello di Toyota è un vizio occulto, così come il richiamo delle batterie di Hyundai Kona…
Ciao Marco ci fa piacere apprendere ulteriori dettagli il giorno dopo della pubblicazione dell’articolo. Se vuoi aiutarci a riportare notizie…
Ciao Marco, se VinFast fa pena per un problema del genere a Toyota cosa avrebbero dovuto fare per aver messo…
In verità queste sono norme applicate anche in Europa. La velocità massima è limitata tra i 20 e i 25…