Il governo cinese ha recentemente annunciato di voler investire altri 520 miliardi di yen per rafforzare ulteriormente le vendite di veicoli NEV o New Energy Vehicle che comprendono i veicoli elettrici (EV) a batteria, gli ibridi plug-in benzina-elettrici e i veicoli a idrogeno a celle a combustibile.
Introdotte per la prima volta nel 2014, gli sgravi fiscali mirano a incoraggiare i consumatori cinesi a scegliere veicoli puliti rispetto ai veicoli a combustione interna ed è una strategia che negli anni ha dato i suoi frutti.
Il nuovo piano per sostenere il mercato dei mobilità elettrica è il più grande mai varato dal governo di Pechino. I produttori hanno rapidamente abbassato i prezzi, come Tesla che ha proposto la Model 3 a 229.900 yuan (meno di 32.000 €).
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Altri hanno seguito l’esempio e questo ha contribuito a rilanciare il mercato e il governo ha quindi seguito le orme dei costruttori con l’estensione dell’esenzione fiscale .
Niente più dubbi sulle ambizioni della Cina
Per inciso, questa estensione dell’aiuto non è banale, è stata progettata per incoraggiare i consumatori cinesi a scegliere veicoli puliti rispetto ai veicoli a combustione interna.
Xu Hongcai, viceministro delle finanze in Cina, ha affermato che l’esenzione fiscale per l’acquisto di veicoli a nuova energia Nev, sarà estesa almeno fino alla fine del 2027.
Nel 2024 e nel 2025, gli acquirenti saranno completamente esentati dall’imposta sugli acquisti, che attualmente è pari al 10% con un risparmio fino a un limitato 30.000 yuan (3.800 euro) per veicolo. Nel 2026 e nel 2027, questa tassa sarà esentata fino al 50%.
no più veicoli elettrici e prorogare l'esenzione dall'imposta sugli acquisti è una politica di sostegno a medio termine per l'industria. Non solo questa iniziativa rilancerà la domanda da parte dei consumatori, ma stimolerà anche notevolmente il miglioramento industriale, imprimendo slancio all'economia.Xu Hongcai, vice ministro delle finanze
La Cina rafforzerà la cooperazione aperta di alto livello nel campo dei NEV e sosterrà le aziende cinesi legate all'industria dei NEV per investire e creare fabbriche all'estero.Xin Guobin, vice ministro del Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’ informazione, mercoledì 5 luglio, in una conferenza stampa
Mentre cresce la concorrenza delle auto elettriche cinesi, il direttore generale del gruppo Renault, Luca de Meo, durante una intervista al giornale La Tribune, spiega i motivi che lo hanno spinto a produrre in Francia tutte le auto elettriche del marchio. Mentre prima del suo arrivo nel 2020, la politica del gruppo era piuttosto quella di internazionalizzare la produzione. Il CEO chiede regole di reciprocità tra Cina ed Europa, misure per migliorare la competitività e la costituzione di un ecosistema favorevole allo sviluppo dell’auto elettrica.
Il governo europeo, seguirà l’esempio della Cina? Continuerà a proporre delle agevolazioni per l’acquisto delle BEV? La nostra industria automobilistica sarà all’altezza della sfida contro il gigante asiatico?
Bel racconto, in bocca al lupo con la tua nuova BMW
Ciao Francesco, qui trovi tutte le info e le condizioni. https://ecobonus.mise.gov.it/ecobonus/chi-ne-ha-diritto
“D’altro canto l’alloggio è posizionato nel prolungamento del parafango in plastica e non nella carrozzeria, pertanto non dovrebbe rappresentare un…
Ciao, volevo chiedere sè ad oggi Settembre 2023, c’è ancora la possibilità di avere un’ulteriore 50% sugli incentivi per chi…
Devono provarci e sbatterci la testa, quando si saranno rotti le corna impareranno …