durante gli anni Novanta Citroen, prendendo ispirazione dalle invenzioni nelle altre nazioni capisce che un giorno il mondo potrebbe essere composto al 100% da auto ecologiche ed ha iniziato a pensare anche lei a sua volta come avrebbe potuto fare per migliorare il clima tramite la Citela !
Alcuni tra gli ingegneri più intelligenti iniziarono a chiedersi se le batterie non fossero il vero futuro delle automobili…
Ad oggi Citroen è una delle aziende più interessate al settore elettrico: abbiamo ad esempio la Citroen Ami, che in realtà è una scatoletta su quattro ruote con motore elettrico, ma il marchio francese porterà presto sul mercato altre vetture elettriche e ibride.
Tuttavia, Citroen può vantare una delle prime city car completamente elettriche già prodotte in serie in Francia nel 2011, anche meglio della controparte Renault, con la piccola biposto Twizy, venduta anche in Italia nel 2011.
Questa si è diffusa molto in circa dieci anni, ma pensa che la prima Citroen completamente elettrica è stata una city car lanciata 20 anni prima della competizione Renault.
Il suo nome è già forte, una combinazione delle parole “città” ed “elettricità”, La Citela è stata senza dubbio una delle concept car elettriche più interessanti esposte insieme alla BMW E1 ed alla GM EV-1, in passato si avviò una produzione limitata ma mai realmente resa pubblica negli anni ’90 con scetticismo del pubblico.
Citela ha (o aveva…) una linea molto interessante, caratterizzata da due ruote posteriori molto vicine, il marchio potrebbe aver adottato una soluzione per rendere le auto più versatili, in quanto la Citela doveva essere un’auto “modulare”
Naturalmente, la tecnologia all’epoca era limitata e, rispetto alle moderne batterie, la tecnologia di Citela garantiva un’autonomia limitata di circa 210km prima di dover essere ricaricata, Citela doveva stare sotto i 40 chilometri orari per mantenere un consumo medio accettabile e raggiungere questa autonomia.
Citela è stata effettivamente mostrata al pubblico durante il Salone di Siviglia del 1992, ma non è mai entrata ufficialmente in produzione, Eppure resta una testimonianza indelebile dell’impegno delle case francesi per la mobilità sostenibile: allora era solo un futuro ipotetico, ma oggi sappiamo che avevano ragione.