Extreme E, il campionato di corse elettriche off-road che corre in luoghi esotici per evidenziare gli sforzi di conservazione, ha iniziato la sua terza stagione con una gara in Arabia Saudita lungo la costa del Mar Rosso.
Le prime due stagioni di Extreme E ci hanno portato un’abbondanza di corse caotiche, con veicoli elettrici appositamente costruiti che mostrano le loro incredibili capacità su terreni difficili.
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Ogni sede di gara Extreme E viene scelta per portare la consapevolezza di come gli esseri umani stanno influenzando il mondo che ci circonda.
La prima sessioni di gara del programma 2023 è stata denominata Desert X Prix, mette a fuoco la desertificazione. Man mano che il clima cambia e si riscalda a causa dell’attività umana (dalle emissioni di carbonio, dove la stessa Arabia Saudita svolge un ruolo importante nell’emissione), la terra fertile può degradarsi e ridursi, trasformandosi in terreno desertico a causa della siccità e delle temperature medie più elevate.
Il programma delle prossime gare Extreme E
Le quattro località di gara in questa stagione si concentrano anche su questioni relative alle loro posizioni. Le gare ricevono nomi relativi alle questioni ambientali su cui intendono concentrarsi, anche se ulteriori dettagli di ogni gara devono ancora essere annunciati:
- Hydro X Prix, 13-14 Maggio in Scozia
- Island X Prix, 8-9 Luglio in Sardegna
- TBC, 16-17 Settembre in Amazonia o negli Stati Uniti (il tema e la posizione non sono ancora stati annunciati, ma riteniamo che si tratterà di foreste e foreste pluviali)
- Copper X Prix, 2-3 Dicembre, Antofagasta, Cile
Al posto delle prove a cronometro, quest’anno, le sessioni di qualificazione sono gare di cinque auto in due manche ciascuna, ed i primi 5 piazzamenti combinati vanno alle finali, con le posizioni 6-10 che vanno a una gara separata per il piazzamento. Poiché le gare si svolgono ciascuna in un solo giorno ciascuna, il nuovo programma ha trasformato ogni fine settimana di gara in una doppia competizione, portando il numero di gare totali della serie da 5 a 10.
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Sono state aggiunte nuove squadre, la più famosa delle quali è quella di Heikki Kovalainen, un ex pilota e vincitore di Formula 1 che da allora si è dilettato in varie serie di rally.
Ogni sessione include la partecipazione uguale dei due piloti di una squadra. A differenza di altri sport motoristici che sono quasi interamente dominati dagli uomini, Extreme E, al fine di promuovere l’uguaglianza e incoraggiare le opportunità per le donne nel motorsport, richiede che ogni squadra sia composta da un uomo ed una donna, che condividano equamente le sessioni di guida durante il fine settimana.
Il veicolo protagonista di Extreme E
Le squadre hanno anche equipaggiamenti identici e tutte le squadre corrono con la stessa auto, una Odyssey 21 di Spark Racing Technology.
L’Odyssey 21 pesa 1.650 kg (3.637 libbre) ed ha 400 kW (550 CV) di potenza, che gli permettono di accelerare da 0-100 km/h (0-62 mi/h) in 4,5 secondi.
Si tratta di un fuoristrada, non di un’auto da pista, e con il suo telaio in acciaio rinforzato con niobio, le sospensioni rialzate e le gomme enormi, può percorrere strade accidentate e pendenze fino al 130% .
Il tempo di 0-100, presumibilmente, si ottiene su qualsiasi superficie, che si tratti di strada, sabbia o ghiaia.
Come nella stagione passata, anche quest’anno la competizione è iniziata a Neom, in Arabia Saudita, sede di un concetto di città pianificato nella provincia nord-occidentale di Tabuk, ed anche se la città non è ancora stata costruita, i piani prevedono un progetto cittadino da 500 miliardi di dollari, che comprende l’utilizzo per qualsiasi necessità di energie rinnovabili. Sicuramente questo aspetto del progetto ha influenzato la scelta di Extreme E come prima sede di gara.
Neom ha fatto scalpore quest’anno perché il concetto è di una città lunga 170 km e 500 metri che potrebbe ospitare nove milioni di persone in un ambiente senza auto.
Piuttosto che correre attraverso rocce e dune di sabbia come questo challenge ci ha abituati, questa gara si svolgerà in un ambiente più piatto lungo il Mar Rosso.
Extreme E ha già corso in località simili, quando è stato in Senegal per l’Ocean X Prix nella prima stagione.
Il passaggio dalla sabbia del deserto alla sabbia della spiaggia potrebbe aiutare a mitigare uno dei problemi che abbiamo visto precedentemente, nelle riprese televisive, dove grandi pennacchi di polvere fine del deserto vengono gettati dietro le auto, rendendo difficile seguirle da vicino, il che si traduce anche nella quasi impossibilità di riprese video di un veicolo in primo piano.
La sabbia dell’oceano tende ad essere più grossolana e si traduce in pennacchi meno persistenti, migliorando le cose.
Per il Desert X Prix di quest’anno, Extreme E assisterà nel rilascio di Arabian Oryx, Red Neck Ostriches e Arabic Sand Gazelles nella riserva naturale NEOM di 25.000 chilometri quadrati. Queste tre specie erano comuni nella zona, ma si sono quasi estinte in natura nel corso del secolo scorso, salvate tuttavia, da enormi sforzi per un allevamento in cattività.
Impegno ecologico di Extreme E
Extreme E pianterà anche più alberi nell’area, espandendo i suoi sforzi di rigenerazione del verde.
Oltre a questi programmi, Extreme E collabora con scienziati del clima ed utilizza pratiche sostenibili quando svolge le sue gare. La serie è a zero emissioni di carbonio ed adotta anche altre attenzioni come evitare l’utilizzo di contenitori di plastica monouso, trasportare tutte le merci di supporto necessarie via nave ed utilizzare per lo stoccaggio di energia, batterie di secondo utilizzo provenienti da autobus elettrici urbani che sono stati rigenerati.
Si spera che queste pratiche sostenibili si trasmettano agli spettatori attraverso la sfida “Partecipa anche tu con noi” di Extreme E, che incoraggia i fan a compiere passi concreti verso pratiche più sostenibili nella propria vita come, guidare elettricamente, utilizzare maggiormente la bicicletta, bere acqua di rubinetto anziché in bottiglia, magiare più verdure e volare di meno.
Le ultime due stagioni sono state fondamentalmente gare tra due gruppi, il team RXR di proprietà del campione di Formula 1 Nico Rosberg, ed il team X44, posseduto dell’ex compagno di squadra Lewis Hamilton.
RXR ha vinto la stagione 1 e X44 ha vinto la seconda stagione, entrambe con margini estremamente ridotti.
Quest’anno il team X44 ha perso il suo pilota stellare, Sebastian Loeb, che è ampiamente considerato tra i migliori piloti di rally di tutti i tempi, mentre il team RXR continua con la sua formazione di Johan Kristofferson e Mikaela Åhlin-Kottulinsky.