Se ne è scritto anche troppo, a volte a sproposito, a volte con numeri e parole complesse che allontanano il consumatore comune dalla realtà dell’elettrico.
Non sarà infatti questo il caso in cui snoccioleremo tanti numeri e dati, ma piuttosto una concreta e diretta analisi della vita di tutti i giorni e dell’aria che respiriamo.
Per i più nerd o curiosi ci sono infatti articoli a disposizione, come quello del nostro bravo Federico che trattano con un approccio più scientifico la problematica in questione.
Aria più pulita e maggior salute per tutti.
L’uomo ha iniziato ad inquinare il pianeta da un tempo relativamente breve se consideriamo tutta la nostra storia. Dal XIX secolo con la rivoluzione industriale, si sono immesse in atmosfera, nei fiumi e nel terreno sempre più sostanze inquinanti che prima, non erano presenti sulla terra.
Il boom economico del ‘900 e la globalizzazione hanno fatto il resto in veramente pochi decenni per poi protrarsi fino ai giorni nostri.
L’effetto del Global Warming o riscaldamento globale, è sotto gli occhi di tutti, con estati, in entrambi gli emisferi, sempre più calde e siccitose che condizionano fortemente la vita dell’uomo e di tutto l’ecosistema.
In realtà la qualità dell’aria nel corso del tempo è migliorata.
Se prendiamo in esame il solo inquinamento prodotto dai veicoli circolanti sicuramente possiamo dire che gli stessi, migliorando la loro efficienza energetica e tecnologica, hanno diminuito le emissioni di gas serra e altri nocivi. Ma di contro è aumentato enormemente il loro numero, specialmente negli ultimi 30 anni.
Esistono normative via via più stringenti contro veicoli particolarmente inquinanti e le stesse città stanno riducendo le zone attraversabili.
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Pensiamo ad esempio che ogni singolo giorno, nel mondo, circolano miliardi di veicoli che immettono in atmosfera gas inquinanti e climalteranti, e ciò non dovrebbe farci dormire sonni tranquilli per il nostro benessere.
Sicuramente non sono l’unico problema, ma gli autoveicoli ne sono uno dei principali a livello numerico, e quello in cui la popolazione può intervenire attivamente.
E chi me li dà i soldi per cambiare auto?
Domanda corretta. Ma non dimentichiamo che siamo nel bel mezzo di una transizione energetica ed ecologica e ci vuole il tempo necessario, così come era stato quando l’uomo ha abbandonato il cavallo a favore dell’auto. Nel breve periodo poi vedremo calare i prezzi e aumentare le autonomie delle batterie.
Il fatto non poco rilevante è che di tempo ne abbiamo poco. Poco perché persino gli stessi scienziati sono stupiti da quanto velocemente la situazione stia peggiorando.
Inoltre non dovrebbe piacere a nessuno respirare ogni giorno in mezzo al traffico una marea di fumi scuri (carburante incombusto) o chiari (olio bruciato dai motori danneggiati o a due tempi) che sono, neanche a dirvelo, estremamente inquinanti e dannosi per la nostra salute.
Cambiare veicolo non è l’unica opzione percorribile
E’ verissimo che scegliendo un veicolo a basso impatto ambientale contribuiamo attivamente a ridurre le emissioni in atmosfera, ma anche rinunciando all’auto ogni tanto possiamo migliorare qualcosa, con benefici tangibili per la nostra salute (respiriamo aria più pulita e facciamo esercizio), come ad esempio camminare o andare in bicicletta; specialmente per spostamenti di pochi km all’interno della città.
Produrre energia per un mondo che ne chiede sempre di più sarà la vera sfida dei prossimi decenni, ma ci sono ottime notizie anche da questo settore con la realizzazione delle prime centrali a fusione nucleare. Da questa tecnologia, che “copia” quelle delle stelle come il Sole, avremo infatti una quantità spropositata di energia con bassi residui inquinanti.
L’auto elettrica è quindi il futuro prossimo. Ed è un piacere poter circolare silenziosamente e senza dovere respirare i gas di scarico del veicolo che ci precede o di quelli che ci circondano. Fare attività come il jogging o la bicicletta all’aria aperta o in prossimità di strade, specialmente se trafficate, è in realtà deleterio per l’alta quantità di inquinanti che introduciamo nel corpo tramite una respirazione veloce come quella durante l’attività fisica.
La tecnologia ci aiuterà a migliorare la qualità della nostra vita, dove la stessa tecnologia ha creato qualche problema in passato per mancanza di lungimiranza.
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La storia deve insegnarci qualcosa e da lì dobbiamo ripartire.