Il gruppo ENEL continuerà ad investire in impianti di generazione da fonti rinnovabili e nella rete di ricarica di auto elettriche, già tra le più estese del mondo. Ecco il piano di sviluppo 2023-2025.
I target del business plan ENEL
Con il nuovo piano industriale, pubblicato a fine Novembre, il gruppo ENEL punta ad incrementare il numero totale di punti di ricarica per auto elettriche. Nei Paesi considerati strategici (Italia, Spagna, Stati Uniti e tre in Sud America: Brasile, Cile e Colombia) da mezzo milione di punti, attesi per la fine di quest’anno, a circa 1.4 milioni per la fine del 2025 (ed oltre 4 milioni entro il 2030). Questi numeri però includono non solo i punti di ricarica che il gruppo gestisce direttamente, ma anche quelli in “roaming”, ossia attraverso gli accordi di interoperabilità sviluppati in tutto il mondo.
La situazione attuale in Italia e Spagna
Ad Agosto 2022, secondo la stessa ENEL, circa la metà degli oltre 32.000 punti di ricarica in Italia erano di proprietà di ENEL X Way, mentre quasi un quarto si stima siano del secondo operatore, Be Charge. Per quanto riguarda il secondo mercato del gruppo in Europa, la Spagna, la controllata Endesa X Way a fine 2021 aveva già installato circa 10.000 punti di ricarica sia in spazi privati sia sul suolo pubblico. Secondo la testata El Economista, circa il 40% di questi punti di ricarica hanno una capacità maggiore di 50 kW, quindi sono colonnine “fast” (qui l’intervista, in spagnolo, a Elena Bernárdez, direttore generale di Endesa X Way).
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La fonte di elettricità per Enel, sarà verde?
La risposta è sì! Nel breve termine, il gruppo punta a incrementare la propria capacità installata da fonti rinnovabili di 19 GW nel triennio 2023-2025, per un investimento residuale (al netto di quanto già investito nel 2022) di circa 17 miliardi di euro nei sei Paesi di riferimento. La visibilità degli investimenti è alta, in quanto il gruppo può scegliere i progetti migliori all’interno di una pipeline di circa 70 GW con COD (Commercial Operation Date, ossia l’impegno a terminare il progetto entro una determinata scadenza in modo che sia pienamente operativo a quella data) entro il 2025. Al termine del periodo del piano, quindi, il gruppo dovrebbe avere installato 18 GW di eolico (onshore), 17 GW di solare (fotovoltaico), 4 GW di storage (batterie di accumulo) ed un livello di capacità idroelettrica invariata (26 GW). Tralasciamo per semplicità gli investimenti nello “stewardship model”, ossia in progetti in cui ENEL partecipa in minoranza, in particolare in altri paesi considerati non strategici.
Pronti a investire in Borsa?
Infine, sarà interessante capire come il management valorizzerà la rete di ricariche elettriche di proprietà, sotto il brand Enel X Way, la cui “cristallizzazione di valore” è attesa nel 2024, con una IPO (Initial Public Offering, ossia offerta pubblica di quotazione in Borsa di un nuovo titolo azionario) oppure tramite altre vie ancora da definire (ad esempio la cessione di una quota di minoranza ad un fondo infrastrutturale).