L’industria dei veicoli elettrici cinesi e le aziende automobilistiche europee che importano dalla Cina all’Unione europea sono state messe sotto la lente d’ingrandimento dell’Unione Europea (UE) per determinare se stiano ricevendo sussidi ingiusti e l’Europa vorrebbe imporre dei dazi sull’importazione.
Secondo quanto riportato dal Financial Times, la Commissione Europea ha avviato un’indagine per valutare la possibilità di imporre tariffe punitive, allo scopo di proteggere i produttori europei dalle importazioni di veicoli elettrici cinesi a prezzi più bassi, ritenuti beneficiari di sovvenzioni statali.
Il vicepresidente esecutivo dell’UE, Valdis Dombrovskis, ha dichiarato che l’indagine non si limita ai veicoli elettrici cinesi, ma potrebbe coinvolgere anche veicoli di altri produttori se ricevono sussidi per la produzione.
L’Europa indaga su Tesla, Renault, BMW, Volvo e Polestar
A essere coinvolti in questa indagine, oltre a Tesla, sono marchi come Renault, BMW e alcuni modelli Volvo e Polestar, che esportano veicoli dalla Cina in Europa.
Tesla, in particolare, è stata indicata come una delle aziende che potrebbero aver beneficiato di tali sovvenzioni.
L’UE intende stabilire se la Cina abbia effettivamente sostenuto finanziariamente Tesla e altri produttori nazionali, come BYD, SAIC Motor e Nio.
Nel caso in cui vengano confermate le sovvenzioni ingiuste, l’UE prenderà le misure necessarie per garantire una concorrenza leale nell’industria europea.
Tesla ha iniziato ad esportare veicoli Model 3 costruiti nella sua fabbrica di Shanghai verso la fine del 2020, diventando un importante hub di esportazione per l’azienda.
Durante i primi sette mesi, Tesla ha venduto circa 93.700 veicoli di fabbricazione cinese in tutta l’Europa circa il 47% delle sue consegne totali in Europa occidentale, secondo Schmidt Automotive Research, al secondo posto come esportatore di veicoli elettrici dalla Cina verso l’Europa è stato il marchio MG di SAIC, con circa 57.500 veicoli.
La Cina ha fornito a Tesla e ad altre aziende internazionali diversi vantaggi, tra cui la proprietà totale delle operazioni nazionali, agevolazioni fiscali e prestiti a basso costo.
Questo ha contribuito a fare della Cina il mercato più importante di Tesla al di fuori degli Stati Uniti.
l’UE analizza i sostegni dati dal governo cinese
L’UE ora sta esaminando queste forme di sostegno fornite dalla Cina, compresi i crediti delle banche statali, gli accantonamenti dei fondi di investimento statali e altri incentivi.
L’indagine dell’UE potrebbe avere un impatto significativo sul mercato europeo dei veicoli elettrici, il secondo più grande al mondo dopo la Cina.
Entrambe le parti, l’UE e la Cina, dovranno affrontare le implicazioni delle loro azioni, considerando il potenziale per ritorsioni e le sfide legate alla capacità produttiva cinese e all’attrattività del mercato europeo.
L’UE cerca di garantire una concorrenza equa in un settore in crescita, essenziale per le iniziative ambientali come il Green Deal europeo, che impone agli operatori di ridurre del 55% le emissioni di CO2 delle nuove auto entro il 2030 e sta lavorando per mantenere una posizione forte nella transizione verso la mobilità elettrica, assicurando che i produttori rispettino gli standard ambientali e commerciali.
Per anni, l’industria automobilistica europea e le istituzioni governative del Vecchio Continente hanno osservato passivamente l’evolversi del panorama globale dell’automobile verso l’elettrificazione, senza intraprendere azioni significative.
Nel frattempo, il governo cinese ha prontamente sostenuto l’apertura di nuove fabbriche e lo sviluppo di tecnologie legate ai veicoli elettrici, mettendo in moto una trasformazione accelerata del settore.
In questa luce, sembra ora paradossale e dannoso introdurre dazi su veicoli importati dalla Cina, a causa di un demerito europeo. E intanto, alcuni starebbero discutendo di annullare lo standard Euro 7, troppo stringente (per non dire distruttivo) nei confronti delle prossime auto termiche, e pure di posticipare il ban del 2035. Alla faccia della lungimiranza del Green Deal europeo!
Numerosi produttori automobilistici europei hanno stretto alleanze strategiche con aziende cinesi per rimanere competitivi in un mercato sempre più orientato verso la mobilità elettrica e questi dazi andrebbero a penalizzarli. Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate
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