La “500” è fin dalla sua nascita sinonimo di innovazione e successo, a partire dal 57′ quando divenne la prima auto di massa nel periodo post-guerra, o come nel 2020 quando è diventata la prima auto a trazione elettrica nel listino Fiat, ma che in realtà arriva solamente 28 anni dopo la prima “Cinquecento” Elettra presentata dalla casa torinese.
Se la “500e” uscita nel corso del 2020 sta riscuotendo grande successo a livello mondiale, lo stesso non si può dire per la piccola Cinquecento Elettra prodotta da Fiat dal 1992 al 1996, presentata insieme alla seconda versione della Panda Elettra e costruita sin da subito in alternativa alla variante termica.
Con la Cinquecento Elettra e la seconda versione di Panda Elettra, presentate entrambe in occasione del Salone di Ginevra, Fiat è stato il primo produttore al mondo a commercializzare due automobili a trazione elettrica.
La Cinquecento Elettra del ’92, analogamente alla versione a benzina, condivide solamente l’assonanza del nome con la 500 del ’57, da cui differisce sia per design che per caratteristiche tecniche, ma non di certo per spirito di innovazione.
Il pacco batteria
Sulle prime Cinquecento Elettra, il pacco batteria di trazione è formato da 12 elementi al piombo-gel con un peso totale di 360Kg, per un’autonomia di circa 70 Km.
Successivamente viene utilizzata la tecnologia al nichel-cadmio, che abbassa il peso della batteria a 279 Kg e conferisce alla vettura un’autonomia di circa 100 Km.
Le batterie sono posizionate in parte nel vano motore anteriore e in parte nel bagagliaio posteriore, e per questo motivo Cinquecento Elettra è omologata solamente per due persone, a differenza della Seicento Elettra che nascerà nel ’98.
Il cavo di ricarica fornito di serie consente il collegamento alla rete elettrica in monofase a 220V e 16A, e la ricarica completa del pacco batteria avviene in circa 8 ore.
Il motore elettrico da 9,2 kW
Nella Cinquecento Elettra la trazione anteriore è ottenuta tramite un piccolo motore elettrico da 9,2 kW (12,5 CV) in corrente continua ad eccitazione in serie.
Così come nella versione termica, sono presenti il cambio manuale a cinque rapporti e la frizione, ma in città è possibile mantenere costantemente inserita la terza marcia, anche per le partenze da fermo.
Se con le prime batterie al piombo-gel la velocità massima è di 80 Km/h, grazie alle migliorie apportate dalle “nuove” batterie al nichel-cadmio, Cinquecento Elettra raggiunge una velocità massima di 85 Km/h.
Secondo quanto riportato da Fiat, la Cinquecento Elettra è in grado di affrontare anche pendenze del 25%.
Design e caratteristiche
Esteticamente la Elettra è identica alla versione termica, differendo solamente per il connettore di ricarica e per la mancanza del tubo di scarico.
Con il posizionamento delle batterie nella parte anteriore e nella parte posteriore riservata al baule, questo modello è omologato solamente per due persone.
Date le dimensioni compatte di 3,23 m (L) x 1,49 m (L) x 1,44 m (H) e la sua autonomia da 70 a 100 Km, è particolarmente adatta per l’ambiente urbano.
Una particolarità della Elettra è la presenza di un serbatoio per la benzina, utilizzata per il riscaldamento dell’abitacolo.
Perché la Cinquecento Elettra di Fiat non ha avuto successo?
La Cinquecento Elettra è stata venduta da Fiat dal 1992 al 1996 al prezzo di circa 26.000.000 di lire, corrispondenti attualmente a circa 13.500 €.
Secondo alcune fonti web, nei suoi quattro anni di vita sono stati venduti solamente un centinaio di esemplari, realizzati su richiesta.
Nonostante alcune caratteristiche molto all’avanguardia per l’epoca, Cinquecento Elettra deve la sua mancanza di successo principalmente al prezzo elevato e alla scarsa abitabilità, portata dalla presenza di batterie ingombranti e poco efficienti.
Una recente statistica ha evidenziato che nelle maggiori città francesi, la seconda auto è utilizzata mediamente per non più di 40Km alla settimana, e su percorsi che nella metà dei casi non superano i 3 chilometri; in questo scenario, comune a tutti i grandi centri urbani europei, l'impiego di vetture a trazione elettrica rappresenta oggi la soluzione più concreta per ottimizzare il rapporto "mobilità urbana e rispetto dell'ambiente"Estratto dal video “Cinquecento e Panda – Elettra \ 1992 \ ita VV” pubblicato da “Centro Storico Fiat”
Da queste parole estrapolate dal video di presentazione di Fiat, che oggi risuonano più attuali che mai, si capisce come la casa torinese fosse avanti nello sviluppo e nella concezione di veicoli a trazione elettrica, probabilmente in un momento storico in cui i tempi non erano ancora maturi per le tecnologie di accumulo.
Le dimensioni compatte da citycar, in unione alla trazione elettrica, rendono Cinquecento Elettra un punto di riferimento ancora attuale per i costruttori, e sebbene non abbia avuto il successo sperato, la nuova 500e sta onorando la sua eredità a record di vendite, posizionandosi in cima alle classifiche italiane ed europee fin dal suo debutto.
Cosa ne pensi della Cinquecento Elettra presentata da Fiat nel ’92?
Mah, Toyota si sta prendendo il mercato, altro che. Non in Cina, forse, ma nel resto del mondo sì e…
Toyota è già partita e pure bene. Ha presentato modelli e idee interessanti, la sua FT-Se è in assoluto l’elettrica…
C’è una campagna d’odio contro Toyota. Non è Toyota a odiare le elettriche, è chi parla di elettrico che odia…
Toyota non è che sia contraria all’EV, Semplicemente ci vuole arrivare mantenendo i suoi standard di sicurezza, affidabilità e soddisfazione…
Ciao Marco, intanto grazie dello spunto di riflessione, in questo caso penso che la scelta di VW si sia basata…