Negli ultimi tempi, complice l’aumento delle immatricolazioni dei veicoli elettrici e la crescente curiosità da parte delle persone, è sempre più frequente la domanda “ma in un veicolo elettrico il rischio di incendio è maggiore?”.
Nonostante i casi registrati nel nostro Paese ed in generale nel resto del mondo siano relativamente pochi, quando succede fa subito notizia, e in quella parte di opinione pubblica meno informata al riguardo la risposta diventa “non comprerò mai un veicolo elettrico perché la batteria prende fuoco”.
In realtà ci sono dati ben precisi che dimostrano come il numero di incendi sui veicoli elettrici sia inferiore rispetto a quelli che interessano i veicoli diesel o a benzina; certo, attualmente ci sono meno veicoli elettrici circolanti rispetto a quelli termici, ma gli studi si basano su dei campioni, quindi andiamo a vedere più nel dettaglio i numeri.
Secondo EV FireSafe, hanno preso fuoco 393 auto elettriche su 30.000.000 milioni
Per rispondere alla domanda iniziale “Il rischio incendi è maggiore nei veicoli elettrici?”, prenderemo in considerazione i dati riportati da EV FireSafe, un’azienda australiana che monitora gli incendi delle batterie dei veicoli elettrici.
Nel suo database che va dal 2010 a giugno 2023 registra 393 incendi verificati su circa 30 milioni di veicoli elettrici in circolazione a livello globale (questo significa che hanno preso fuoco lo 0,0013% di auto elettriche a livello mondiale, per motivi di vario tipo che possono essere anche di causa esterna alla vettura).
Nello stesso arco temporale in Australia hanno preso fuoco quattro veicoli elettrici, di cui uno legato ad un incendio doloso e gli altri tre parcheggiati in strutture che hanno preso fuoco e danneggiato i veicoli; gli incendi quindi in nessun caso sono partiti dalla batteria.
Lo studio svedese, incendi su auto termiche 20 volte più alti
Secondo uno studio condotto da un agenzia del ministero della giustizia, in Svezia nel 2022 sono stati rilevati 106 incendi di veicoli elettrici di vario tipo, e più della metà di questi riguardava monopattini elettrici (38) ed e-bike (20), mentre su 611.000 veicoli elettrici sono stati segnalati 23 incendi (lo 0,004% del totale).
La flotta di 4,4 milioni di veicoli a benzina e diesel ha registrato 3.400 incendi (lo 0,08% del totale).
Ovviamente i numeri non sono comparabili se si considera il numero totale di veicoli elettrici rispetto a quelli termici, ma in rapporto significa che ogni 100.000 auto elettriche, 4 hanno preso fuoco, mentre ogni 100.000 auto termiche, 80 hanno preso fuoco (20 volte di più).
Per rispondere alla domanda possiamo quindi dire che, come dimostrato dal modello svedese, i casi di incendio registrati nei veicoli elettrici sono nettamente inferiori rispetto a quelli registrati nei veicoli termici, mentre prendendo spunto dallo studio di EV FireSafe, la percentuale di incendi verificati su veicoli elettrici è molto bassa rispetto al totale di quelli circolanti su scala globale.
Quali sono i rischi in caso di incendio?
Se con i primi studi a disposizione abbiamo visto che i casi verificati sono molto pochi, occorre però affrontare in modo adeguato i nuovi rischi che può portare l’incendio del pacco batteria.
Secondo gli studi condotti da EV FireSafe le cause principali che hanno innescato incendi nei veicoli elettrici si possono attribuire a incidenti, difetti di fabbrica della batteria, riparazioni “fai da te”, incendi dolosi o di causa esterna e per surriscaldamento.
In alcuni casi può succedere che all’interno del pacco batteria danneggiato, un cortocircuito crei una serie di reazioni che portano ad una fuga termica che genera un incendio; la batteria genera più calore di quello che può dissipare.
Sul totale degli incendi, il 18% dei casi è stato registrato in fase di carica, mentre il 2% entro 60 minuti dopo che il veicolo aveva terminato la carica.
Nel 95% dei casi gli incendi sono classificati come “incendi per accensione” con fiamme simili a getti, mentre per il 5% dei casi per esplosione di una nube di vapore.
Non sono state date evidenze di elettrocuzione causate dallo spegnimento dell’incendio sul veicolo con getti d’acqua diretta, immersioni o estrazione degli occupanti.
Come viene spento un incendio?
Gli incendi causati dalla batteria possono essere più difficili da gestire perché spesso si riaccendono quando il fuoco sembra essere domato e durare ore, ma non necessariamente sono più pericolosi di quelli che si possono verificare sulle auto termiche.
Il sistema di spegnimento fino ad ora più utilizzato è stato quello tradizionale con getto d’acqua, ma a causa della maggiore quantità richiesta per lo spegnimento dell’incendio, sono in fase di sviluppo sostanze chimicamente inerti a base di acqua e vermiculite in grado di applicare una pellicola sulle parti a fuoco spegnendo l’incendio con un quantitativo d’acqua nettamente inferiore.
Alcuni costruttori hanno installato dei “Fireman access” o coperchi termofusibili sul pacco batterie per agevolare i vigili del fuoco a pompare l’acqua per il raffreddamento di tutte le celle.
In Italia i Vigili del fuoco hanno diramato una serie di linee guida per intervenire in caso di incendio, ed è necessaria una apposita formazione delle squadre di intervento.
Vi è mai capitato di assistere ad operazioni di spegnimento di un incendio di un veicolo elettrico?
Fonte 1 | Fonte 2 | Fonte 3 | Via
Mah, Toyota si sta prendendo il mercato, altro che. Non in Cina, forse, ma nel resto del mondo sì e…
Toyota è già partita e pure bene. Ha presentato modelli e idee interessanti, la sua FT-Se è in assoluto l’elettrica…
C’è una campagna d’odio contro Toyota. Non è Toyota a odiare le elettriche, è chi parla di elettrico che odia…
Toyota non è che sia contraria all’EV, Semplicemente ci vuole arrivare mantenendo i suoi standard di sicurezza, affidabilità e soddisfazione…
Ciao Marco, intanto grazie dello spunto di riflessione, in questo caso penso che la scelta di VW si sia basata…