Il nostro Matteo Valenza ha deciso di percorrere un viaggio di circa 200 km, da Brescia verso Milano, con la sua Tesla Model Y RWD 2023.
La giornata è diciamolo “freddina”, infatti il termometro segnala 7 °C ma tranquilli “guys” con il climatizzatore acceso si sta benone dal momento che fa 21°C nell’abitacolo.
171 kW di picco in ricarica sono pochi?
Sull’autostrada A35, Matteo decide di ricaricare la vettura al Supercharger di Caravaggio e le batterie, preriscaldate, permettono di ottenere una potenza di picco che si attesta sui 171 kW.
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Il sistema di preriscaldamento delle batterie di Tesla è molto efficiente
Vi ricordiamo che l’auto monta un pacco batteria LFP da 60 kWh (nominali) che tecnicamente ha più o meno 57,5 kWh reali. La chimica del litio-ferro-fosfato (LiFePO4) soffre il freddo eppure qui al Supercharger abbiamo la prova che si riesce comunque ad arrivare ad una curva di ricarica veramente molto alta e supponendo di poterla mantenere così alta per un’oretta si potrebbe riuscire a ricaricare 1.173 km.
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Ovviamente la cosa non è possibile perché sapete benissimo che una curva di ricarica parte molto alta e poi scende lentamente già in pochissimi istanti ma abbiamo già aggiunto 4 kWh impostando un limite di ricarica del 93%.
Dal momento che l’obiettivo è di tornare a Brescia, impostando la richiesta sul display al 100% chiediamo alla nostra vettura di caricare al massimo e in 10 minuti otteniamo quanto basta per affrontare tranquillamente il ritorno a Nave (57 km).
Il vantaggio della “piccola” batteria LFP di Tesla Model Y RWD
Grazie alla tecnologia LFP possiamo ricaricare al 100% senza grossi problemi perché appunto la batteria al litio-ferro-fosfato non soffre quanto la NMC al nichel-manganese-cobalto che è la chimica che sta prendendo piede nelle ultime auto elettriche.
Se andiamo ad analizzare, qui in pochissimi minuti l’auto ha già caricato 12 kWh che corrisponde a circa il 20% di tutto il pacco batteria e quindi potremmo continuare il nostro viaggio e arrivare a Nave ossia la destinazione finale con il 2% rimanente di batteria.
Noi ci siamo fermati cinque minuti circa ed abbiamo già ricaricato abbastanza per fare 50 km. Veramente una gran cosa, perché in tanti sottolineano il fatto che bisogna sempre rimanere fermi per un’ora od un’ora e mezza per ricaricare un auto elettrica mentre la realtà è ben diversa, non è assolutamente vero, ci sono bastati 5 minuti per ricaricare 13 kWh
Si potrebbe già riprendere il nostro viaggio oppure, come in questo caso, continuare a stare qui perché la curva di ricarica è ancora veramente molto alta e quindi la potenza è di 126 kW e siamo il 29%.
In questa stazione abbiamo un Tesla Supercharger V3 quindi in teoria si potrebbe arrivare fino a 250 kW di potenza ma ovviamente la nostra Tesla Model Y RWD non supporta delle velocità così alte e dovremo accontentarci, se cosi si vuol dire, di un picco di 170 kW ma come già detto il tempo di ricarica è bassissimo.
Se si mette in carica un altro noi carichiamo più lentamente… o no?
Nel frattempo un altro veicolo, una Model 3, si collega per fare un rabbocco e quindi come ormai siamo certi la nostra la potenza di ricarica si abbasserà ulteriormente.
Ebbene no, questo succedeva con i Tesla Supercharger V2 ma qui siamo di fronte al nuovo Tesla supercharger V3 e pertanto quando questa Tesla model 3 Performance del 2020 si collega non cambia assolutamente niente alla potenza di ricarica della Model Y RWD 2023 e difatti siamo ancora a 115 kWh.
Anzi a dirla tutta la Tesla Model 3 sta ricaricando a 234 kW di potenza quindi tanto di più rispetto alla nostra Tesla Model Y 2023 ma non per questo sta influenzando la potenza che viene erogata anche se le colonnine sono molto vicine.
Incontri alle colonnine
In attesa della ricarica si fanno anche incontri interessanti come qui con Christian Fracassi, l’inventore che con il suo team ha trasformato maschere da snorkeling in maschere respiratorie, inserendo sul boccaglio una valvola speciale stampata in 3D. Il file per la stampa è stato caricato a titolo gratuito durante il periodo del Covid permettendo cosi 186.000 persone di salvarsi in 73 Stati nel Mondo, un invenzione geniale per il bene di tutti.
Il nuovo progetto di Christian, si chiama Letizia, si tratta di una protesi per persone che hanno perso un arto a causa della guerra e purtoppo si contano già tremila persone che ne avranno necessità in Ucraina.
Le protesi sono difficili da realizzare e costano dai 5.000 € agli 80.000 €, ma Christian lavorando sodo con il suo team è riuscito a fare delle protesi stampandole in 3D che usando il poliuretano possono essere realizzate con un budget nettamente più contenuto, di circa 500 €.
La protesi si aggancia ai sui tutori classici come quelli che vengono usati di solito per la riabilitazione.
Conclusione
Mentre intervistavamo Christian, il display della Tesla Model Y RWD 2023 ci segnala che l’energia è sufficiente a continuare il viaggio, anzi anche molto di più, dal momento che abbiamo il 33% se facciamo i famosi 50 km per arrivare a casa
In realtà la macchina ha già caricato il 55% del pacco batteria 31 kWh e dal momento che l’auto è collegata sta caricando ancora ad una velocità ottimale di 79 kW, arrivando all’84% con 45 kW di potenza.
Si può dire che il test alla ricarica ha dimostrato che questa Model Y ha fatto veramente un ottimo lavoro.