Ciao a tutti e benvenuti in un nuovo racconto di viaggio in auto elettrica.
Oggi vi raccontiamo un’esperienza che abbiamo fatto un po’ di tempo fa, esperienza singolare perché Fede (sì sempre lui) ha deciso di fare una sorpresa a Mirko e di portarlo fuori per un weekend, senza comunicargli la destinazione precisa. Quindi è una storia perfetta per il nostro scopo perché anche in questo caso, siamo partiti all’avventura senza grande pianificazione.
La partenza
Saliamo sulla nostra Peugeot e-208 blu fiammante e ci mettiamo in strada, partenza dalla nostra amata Milano. Ovviamente.
Ricordiamo che la nostra piccolina ha una batteria da 50 kWh, una potenza di ricarica in AC fino a 7,4 kW e in DC fino a 90 kW circa. La nostra versione è la GT.
Siamo oramai talmente tranquilli nel muoverci in elettrico che non abbiamo troppo scandagliato le colonnine disponibili in zona, pur avendo un’auto con autonomia limitata. Il chilometraggio è sufficiente anche se, dovendo salire in montagna spesso i consumi aumentano.
La partenza è tranquilla, carichiamo l’auto per bene e imbocchiamo la A4 in direzione Torino. Arriviamo in zona lago di Viverone con una velocità di crociera media di 110 km/h. Qui incontriamo dei lavori e la carreggiata diventa ad una corsia con doppio senso di marcia. A questo punto del viaggio la percentuale della batteria è al 57%, tutto sommato non male per un centinaio di chilometri.
L’arrivo in Valle D’Aosta
Il tempo non è dalla nostra, la classica giornata autunnale che però ha il suo fascino, soprattutto se si va in montagna.
Imbocchiamo lo svincolo in direzione Aosta e dopo una settantina di chilometri arriviamo in località Champagne, dove troviamo ad aspettarci uno splendido punto di ricarica di Be Charge. Quest’ultimo offre due prese di ricarica da 110 kW in corrente continua e uno da 22 kW in corrente alternata. L’auto a questo punto è al 27%, un ottimo stato di carica per sfruttare al massimo la potenza della colonnina.
Riempiamo le nostre borracce da una comoda fontanella situata nelle immediate vicinanze e ci dirigiamo verso la nostra ricarica. Sosta in osteria all’insegna del colesterolo e torniamo verso la nostra piccolina blu, la quale nel frattempo ha raggiunto il 98%, pronta per iniziare l’arrampicata verso la località misteriosa.
La salita fino al B&B medievale
La salita è magica, abbracciati dalla nebbia percorriamo una strada di montagna che si inerpica sul costone fino alla nostra destinazione finale. Durante questo tratto la e-208 si è comportata davvero bene e ci ha permesso di raggiungere la meta. Quale sarebbe questa meta? Un B&B a conduzione familiare tematizzato medievale chiamato la Confrérie du Moyen Âge. Si trova in località Grand Villa e vi consigliamo assolutamente di guardare il nostro video dedicato, ne vale davvero la pena. Nel video troverete un’intervista con l’antiquario proprietario del posto che racconta come è nata l’idea e le esperienze uniche che gli ospiti possono fare.
Dopo aver conosciuto la famiglia proprietaria, esserci sistemati e aver riposato un po’, ci rechiamo ad Aosta, sia per cenare, sia per dare una piccola ricarica alla nostra e-208 che, ovviamente come tutte le EV, sfrutta l’energia recuperata in discesa per fare incetta di elettroni.
La cena ad Aosta
Una fonduta e un piatto di tagliatelle più tardi, decidiamo di fare un giro per le vie di Aosta, decisamente consigliata per coloro che non l’hanno mai vista.
Al termine della passeggiata torniamo in auto, rigorosamente pre-riscaldata, come tutti gli elettronauti avrebbero fatto.
Tutti questi giri, lo ricordiamo, senza aver mai avuto bisogno di ricaricare dopo la fast di Chamapagne. Questo è il motivo per cui noi spesso consigliamo l’auto elettrica anche a coloro che vivono in montagna, proprio perché le ampie discese permettono di recuperare ciò che le ripide salite tolgono alla batteria.
La visita ai castelli
Il giorno seguente decidiamo di andare a visitare i molteplici castelli che si trovano nella regione. Il primo è il castello di Fénis, vi rimandiamo al video dedicato per approfondirne la bellezza. Esso però non è solo un concentrato di bellezza dei tempi medievali, bensì presenta un ampio parcheggio non molto distante che, a nostro modesto parere, potrebbe accogliere egregiamente i visitatori in elettrico se venisse popolato da postazioni di ricarica lenta. Ad oggi purtroppo vi è un solo stallo di ricarica da 22 kW di EnelX, al quale comunque ci siamo fermati per fare un piccolo rabbocchino alla nostra puffetta blu. Come sempre, l‘auto sta ferma, noi facciamo altro e intanto lei si disseta. Raggiungiamo l’87% di stato di carica e siamo pronti per ripartire alla volta di un nuovo castello.
La nostra giornata si concluderà poi con una cena a tema che vi invitiamo assolutamente a vedere sul nostro canale!
I panorami e la discesa verso Chatillon
Il terzo giorno del nostro weekend fuori porta siamo ripartiti con la batteria poco sotto il 50%. Carica sufficiente per partire da Grand Villa e arrivare a Verrayes. Circa 7 km lungo la strada panoramica che ci ha consigliato la famiglia del B&B.
Ed è qui che tra panorami mozzafiato, la neve e la pace della montagna ci fermiamo, perché è impossibile non abbandonarsi ad ammirare la bellezza del nostro pianeta incarnata dal paesaggio montano, una bellezza che rischia di scomparire se non agiamo subito tramite scelte coraggiose e consapevoli. Scelte come quelle dell’auto elettrica che, se da un lato non azzerano completamente le emissioni del ciclo di vita di un’auto, dall’altro lo riducono significativamente e contribuiscono a salvare la nostra casa.
All’arrivo a Chatillon, sul fondo della vallata, ci accorgiamo di aver recuperato una parte considerevole della batteria, poco più di metà, ennesima prova della validità dell’uso delle EV in montagna.
Castelli e ricarica ad Issogne
Dopo poco raggiungiamo il castello di Issogne con uno stato di carica al 48%, colleghiamo l’auto ad una colonnina in AC di Duferco utilizzabile in roaming con EnelX e ci dirigiamo verso la nostra visita.
Ma gli imprevisti accadono quando si viaggia e purtroppo non abbiamo controllato gli orari di apertura, il castello chiude alle 13:00. Scolleghiamo l’auto e andiamo a mangiare, in località Verrayes dove troviamo un punto di ricarica fast in DC di Be Charge.
Quindi cari amici del termico anche con eventuali imprevisti, si può viaggiare tranquillamente con un’auto elettrica e non rimanere a piedi. Torniamo al castello, lo visitiamo e partiamo alla volta di Milano, carichi nella batteria e carichi nell’animo.
Conclusioni
Ringraziamo da un lato l’infrastruttura italiana che continua a crescere e che permetterà sempre di più il diffondersi della mobilità elettrica, dall’altro lato invece ringraziamo questo splendido territorio all’estremità nord ovest del nostro bel paese che merita indubbiamente di essere visitato.
Ringraziamo infine voi elettronauti che avete scelto di leggere le nostre avventure e vedere i nostri video. Vi ricordiamo che in questo caso ne abbiamo due, un racconto di viaggio in elettrico e una fiaba di castelli e cene medievali che non potete assolutamente perdervi. Un saluto e ci vediamo in una prossima avventura.
Mirko e Fede
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