Prefazione.
Da cosa nasce il bisogno di lanciarsi in un’avventura del genere con una auto elettrica? Beh dalla voglia di conoscere e sperimentare (e far ricredere qualche “termico”)
Non che imprese del genere con una auto elettrica non siano già state fatte. Ma di solito vengono effettuate da appassionati del settore o possessori di auto elettriche, e non da due persone, che nonostante la lunga esperienza nel campo automotive, si stanno approcciando da poco alla realtà elettrica che presto diventerà la nostra nuova normalità.
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A Marzo 2022, davanti ad una buona birra, io e il mio amico di lunga data (e pilota di kart) parliamo della possibilità di fare un lungo viaggio tra amici esplorando la bellezza del nostro Paese. E perché non farlo in auto elettrica? Ci sembra un’ottima idea. Peccato però che non abbiamo un’auto elettrica. E come spesso succede, l’idea rimane nel cassetto per alcune settimane. Finché una mattina, trasformo l’idea in realtà buttandomi senza pensarci troppo. Contatto un noto e grande gruppo di veicoli multimarca di Brescia. Propongo il progetto e dopo alcuni giorni ricevo la telefonata di conferma.
L’idea piace e il tour per l’Italia si realizzerà!
Nella prima riunione con i responsabili marketing del gruppo, illustriamo il percorso. 3000 km toccando alcune delle più belle località italiane, per dimostrare che in un viaggio di piacere o di lavoro, allo stato attuale delle rete di distribuzione del nostro Paese, la percorrenza in poco tempo e con grandi distanze è tutt’altro che un problema.
Ci informano che l’auto che avremo a disposizione sarà una bella Mercedes EQB 300. Comoda per affrontare molti chilometri e con un’autonomia standard che ci assicura circa 420 km nel ciclo misto.
Inizia il viaggio.
Nel giorno precedente la partenza, ritiriamo l’auto, giriamo un video di presentazione e scattiamo alcune foto promozionali.
È la mattina del 21 Luglio 2022 e l’orario di partenza è fissato per le 7:00 con il 96% di carica. Puntualissimi ci mettiamo in strada e il primo a condurre l’autovettura è Fabio che si farà i primi 200 km fino a Bologna.
Pensavamo di mantenere i 110 km/h costanti per non stressare eccessivamente l’auto, ma dopo i primi 50 km vediamo che la stessa risponde bene e decidiamo di premere sull’acceleratore e di tenere invece i 130 km/h costanti. Comunque il traffico della A1 ce lo permette, ci sono molti veicoli ma è scorrevole.
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A Bologna, dove arriviamo alle 8:55, per la prima sosta scegliamo l’area di servizio di Pioppa Ovest dove sono presenti colonnine hyperfast di Free to X da 300 kW: ottime per le nostre esigenze su un simile viaggio.
Ci servono poche soste, brevi e dove la carica avviene a gran velocità
Il consumo è stato di 19,6 kWh/100 km. L’unico limite, se vogliamo, sono i 100 kW di potenza che prende la nostra auto in ricarica. In realtà tra un caffè, sosta al bagno e due chiacchiere sono volati agilmente 25 minuti e l’auto al nostro ritorno era già all’80% con una spesa di 24,97€.
E’ il mio turno alla guida e ci portiamo dapprima a San Marino dove pranziamo e ricarichiamo. Con una ricarica alla colonnina da 22 kW che in un’ora ci aumenta l’autonomia di 10,80 kWh con una spesa di 4,28€.
Successivamente ci dirigiamo verso l’area di servizio di Conero Ovest, dove sono presenti le colonnine hyperfast di Free to X. Arriviamo alle 14:50 con 58 km di autonomia. Nel solito tempo di sosta, carichiamo fino a 285 km di autonomia con 38,17 € di spesa.
Alle ore 18, dopo i primi 700 km percorsi, arriviamo a Termoli (davvero un bel paese), che è la nostra destinazione finale per la prima tappa di viaggio.
Nell’itinerario abbiamo selezionato, giusto in via precauzionale, solo strutture ricettive dotate di punti di ricarica.
Partenza da Termoli
E’ il 22 Luglio e la tappa odierna comprenderà soste a Bari (dove ricarichiamo, dopo 200 km, fino al 91% in colonnina da 50 kW), Polignano a Mare, Monopoli, Alberobello, Matera e una breve sosta a Potenza solo per caricare dal 22% al 71% in venti minuti ad una colonnina Ionity da 350 kW, per poi concludere la seconda tappa ad Agropoli.
Questo tratto di percorso è stato più impegnativo, non per il chilometraggio di circa 600 km, ma per la mancanza di colonnine fast, eccezion fatta per Potenza. Il sud purtroppo si conferma ancora penalizzato da una ridotta diffusione di colonnine di una certa portata e l’organizzazione di viaggio dovrà essere più certosina.
In viaggio verso Roma
Per il terzo giorno, 23 Luglio, la tappa sarà più scorrevole. A parte il tratto di costiera Amalfitana che è molto tortuoso e quindi lento. Dopo esserci rifatti gli occhi su di un panorama unico, arriviamo verso mezzogiorno a Napoli. Lì approfittiamo della sosta pranzo, con una squisita Pizza Fritta, per ricaricare fino al 93% con una colonnina da 50 kW poco distante dalla nota friggitoria La Masardona.
Via veloci verso l’autodromo di Vallelunga dove siamo stati invitati per un evento di gara di auto elettriche. Un’emozione indescrivibile poter assistere alla competizione e visitare i box. Approfittiamo della sosta di quasi due ore per ricaricare ulteriormente la nostra EQB, dapprima alle colonnine a 22 kW nei parcheggi esterni e successivamente all’interno direttamente dalle colonnine ultrafast usate da altre Mercedes per il giro in pista.
Ripartiamo alla volta di Arezzo con 280 km di autonomia, dove, previa sosta a Montepulciano per degustazione, arriviamo alle ore 22 con 70 km di autonomia residua. Squisita cena a base di carne e auto collegata tutta la notte alla colonnina dell’hotel. Concludiamo una buona tappa, purtroppo dato l’estremo caldo che ci accompagna da tutto il viaggio (punte costanti di 38-40 gradi) le batterie hanno sofferto e l’autonomia dava segni di squilibrio. Una velocissima sosta a ricaricare nella periferia di Roma e abbiamo risolto il dubbio su quanti chilometri reali avevamo a disposizione.
È ora di prendere la nostra auto elettrica per far ritorno a casa
E’ il 24 Luglio, quarto ed ultimo giorno di viaggio. Oggi il percorso comprende Firenze, Versilia, Recco, Genova, Langhe e ritorno in quel di Brescia.
Dopo una sola ora di viaggio con auto completamente carica, arriviamo a Firenze per una veloce visita, ovviamente nel frattempo colleghiamo l’auto ad una 22 kW in un comodo parcheggio direttamente in centro, alle spalle di Piazza del Duomo.
Ci muoviamo successivamente in direzione Recco dove sosteremo per pranzo (con acquisto di pesto e “solo” 3 kg” di focacce) ma prima, una breve sosta in Versilia all’area di servizio Est con colonnine hyperfast Ionity, non ce la toglie nessuno.
Ripartiamo da Recco con il 76% di carica e arriviamo a Piacenza per l’ultima sosta con la batteria a terra, solo 40 km di autonomia. Colleghiamo, nel parcheggio di un centro commerciale, ad altre colonnine hyperfast Ionity da 300 kW e arrivati al 79% ripartiamo alla volta di Brescia dove si conclude il nostro fantastico tour in elettrico per l’Italia.
Conclusioni.
Il caldo estremo di questi giorni (secondo e terzo giorno soprattutto) ha creato qualche problema di previsione dei km disponibili facendo calare le prestazioni della batteria. Per questo, alcune soste sono state aggiunte in via precauzionale.
Certamente per un viaggio molto lungo, allo stato attuale della rete di distribuzione sul territorio, bisogna pianificare un minimo (per intenderci, non si può partire senza prima verificare dove saranno le colonnine) e certamente ci vorrebbe un’auto che sfrutti appieno le colonnine da 22 kW (le più diffuse in assoluto) perché altrimenti si ricarica a 11 kW o peggio ancora. Per viaggi lunghi ovviamente meglio optare per le fast dove in 15-20 minuti si dà una carica quasi completa (dipende anche da quanto la vostra auto può caricare).
“Attualmente con un’auto elettrica bisogna sicuramente pianificare un minimo il viaggio”
Comodo avere i parcheggi per le ricariche sempre a ridosso dei centri storici, ma bisognerà aumentare gli stalli. Per l’accesso alla ZTL, dove le auto elettriche possono entrare, serve una registrazione preventiva e successivamente viene rilasciato un pass. Ecco, questa modalità è alquanto scomoda perché bisogna scaricare, stampare e compilare un modulo, si invia il tutto e si ottiene il certificato di accesso. Basterebbe solo inserire la targa, al massimo inviare una foto del libretto e spuntare un’autocertificazione già presente nel sito et voilà si ottiene immediatamente il pass digitale per l’accesso.
La spesa totale di autostrada e ricariche per i quasi 3000 km con uso prettamente di colonnine fast è stata di 415 €. Tutto sommato molto buono, se paragonati ai consumi e al costo del diesel e benzina.
Ottimo test e viaggio. L’auto si è comportata benissimo e viaggiare in elettrico è decisamente più rilassante e sicuro. La famosa “ansia da ricarica” non si è minimamente avvertita, lasciandoci intatto il piacere del viaggio.
Il futuro è roseo e non me ne vogliano i nostalgici, ma il progresso fa parte della natura umana. Siamo fatti per cambiare (non più le marce oramai).
Grazie.