Nella primavera del 1951, la Citroën 2CV Fourgonnette si presentò come una benedizione attesa da molte industrie, offrendo un mezzo economico per trasportare carichi più ingombranti nella vita di tutti i giorni.
Con una lunghezza di soli 3,60 metri e due doppie porte posteriori, questo veicolo commerciale si impose come la soluzione ideale per molteplici settori, dalla panificazione all’agricoltura.
La Fourgonnette AU, lanciata nel 1951, condivise gran parte della sua struttura con la normale 2CV, ma sostituì la parte posteriore inclinata con un pratico cassone box.
Non solo apprezzata da panifici e agricoltori, ma anche da autorità, polizia e servizi postali per i suoi bassi costi di acquisto e manutenzione.
Con un carico utile gestibile di 250 chilogrammi, il bicilindrico da meno di 0,5 litri forniva tra 13 e 24 CV, a seconda dell’anno di produzione.
Con oltre 1,2 milioni di unità vendute fino agli anni ’80, la 2CV Fourgonnette divenne un’icona, cedendo il passo nel 1978 alla più moderna Dyane Acadiane.
Oggi, su circa cinque milioni di Citroën 2CV prodotte, una su quattro è stata un furgone.
La nuova Citroën Furgonnette
Il leggendario fascino della 2CV ha ispirato Fabrizio Caselani della Caselani srl, noto per la costruzione di scafi per barche in vetroresina.
Convertendo l’attuale Citroën Berlingo in uno stile che richiama la storica 2CV Fourgonnette, Caselani sta producendo una serie limitata di 200 veicoli.
La reinterpretazione moderna, chiamata Berlingo 2CV Fourgonnette, conserva le qualità del Berlingo contemporaneo in termini di architettura, capacità di carico, modularità e tecnologie di bordo.
Il nuovo design della Berlingo 2CV Fourgonnette cattura l’estetica caratteristica della 2CV del passato.
Il frontale ridisegnato, con il cofano bombato a forma di V e i proiettori rotondi, riprende fedelmente i tratti distintivi dell’originale.
La griglia a sezione superiore concava e i grandi chevron cromati sottolineano il legame con la storia di Citroën.
Le fiancate, il tetto e le portiere posteriori presentano elementi in vetroresina che imitano la lamiera ondulata della 2CV, conferendo al veicolo un tocco nostalgico.
Nonostante la modernizzazione, la Berlingo 2CV Fourgonnette mantiene il suo richiamo alla tradizione, con dettagli come il finestrino verticale sulla porta posteriore e l’uso discreto di elementi cromati.
Il progetto è stato seguito da vicino dai designer di Citroën, guidati da Pierre Leclercq, per garantire l’equilibrio tra l’omaggio alla 2CV e l’adattamento alle esigenze contemporanee.
Tuttavia, la Berlingo 2CV Fourgonnette si allontana dalla semplicità e dall’accessibilità del suo predecessore, presentando una versione elettrica con un motore da 100 kW / 136 CV sull’asse anteriore al costo di quasi 60.000 euro.
Pur mantenendo lo spirito della 2CV, questo tributo moderno si rivolge a un pubblico che cerca l’efficienza e la sostenibilità senza rinunciare al fascino intramontabile della mitica Fourgonnette. Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Toyota è già partita e pure bene. Ha presentato modelli e idee interessanti, la sua FT-Se è in assoluto l’elettrica…
C’è una campagna d’odio contro Toyota. Non è Toyota a odiare le elettriche, è chi parla di elettrico che odia…
Toyota non è che sia contraria all’EV, Semplicemente ci vuole arrivare mantenendo i suoi standard di sicurezza, affidabilità e soddisfazione…
Ciao Marco, intanto grazie dello spunto di riflessione, in questo caso penso che la scelta di VW si sia basata…