La grafica che vedete qui sotto, fa parte di una tattica di comunicazione chiamata Greenshifting: si sposta l’attenzione dell’opinione pubblica su un aspetto che distoglie dal quadro d’insieme, salvando l’immagine del soggetto committente.
É tra le pratiche finanziate dal settore Oil&Gas.
L’articolo che riporta questo contenuto, rivolto a lettori di settore, compare in testa ad un articolo che titola:
Come i vincoli minerali cambieranno le previsioni EV Le previsioni globali per i lanci di veicoli elettrici variano, con i paesi di tutto il mondo che si impegnano a diventare completamente elettrici entro il 2035 e il 2040.
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Perché Greenshifting?
Deve essere chiaro che è irrilevante enfatizzare che le elettriche necessitano di più minerali, poiché i minerali utilizzati dal veicolo elettrico sono completamente riutilizzabili, così come lo è l’energia consumata, che verrà rigenerata in quanto il settore acquista solo certificati di energia rinnovabile dove non sia addirittura direttamente prodotta.
Il termico usa meno minerali, ma brucia per sempre 60/80 litri di energia sotto forma di combustibile fossile ad ogni pieno, rilasciando anche metalli ed altri composti dannosi per chi li respira localmente e dannosi dove verranno trasportati e depositati (superfici ed acqua).
È dunque una falsa equivalenza: la tattica del GreenShifting consiste nel commissionare ricerche che messe in grafica siano impattanti e che nell’utente medio – che non andrà ad approfondire l’argomento – lascino la sensazione che il protagonista attaccato sia brutto e cattivo.
L’utente medio ne parlerà agli amici, ai conoscenti, ai colleghi, perché questa pratica di marketing si rifà alla famosa regola per cui se un messaggio non viene approfondito ma solo riportato, post dopo post, chiacchiera dopo chiacchiera, diventerà sempre più semplice e sortirà l’effetto desiderato, nel nostro caso a fine catena il messaggio sarà diventato:
“Le auto elettriche usano più minerali dunque inquinano”
Se focalizzassimo l’attenzione su queste pratiche magari attraverso un’inchiesta, seguendo committenti e soldi, sono certo arriveremmo spesso alla radice di quanto vi ho sopra riportato, ovvero che sono state finanziate dal settore Oil&Gas e interessi correlati e dove i ricercatori non dicono inesattezze, ma spostano – condizionandola – l’opinione pubblica e di conseguenza quella politica che da quest’ultima dipende
(L’articolo sopra riportato è apparso su Linkedin nello spazio del nostro Daniele Invernizzi che mi ha autorizzato a pubblicare anche su Elettronauti.)