Secondo quanto riportato dal sito TheDrive nessun automobilista vorrebbe usare le soluzioni proprietarie per l’infotainment e la gestione della vettura. Quello che vorrebbero è invece più integrazione con Apple CarPlay o Android Auto da parte dei produttori di automobili, se non proprio le piattaforme recentemente presentate dalle due aziende americane per la gestione diretta dell’automobile.
Prima di analizzare i pro e i contro tra sistemi proprietari e non, spieghiamo cosa sono, nel dettaglio, Apple CarPlay e Android Auto per chi non lo sapesse.
Apple CarPlay e nuova versione in arrivo entro fine 2023
Apple CarPlay è un servizio proprietario di Apple che permette dal 2014 a tutti gli utenti con uno smartphone della mela morsicata di “trasferire” la schermata al “grande” schermo dell’automobile. È disponibile da iPhone 5 e successivi, ma la compatibilità vera si vede sull’auto. Questo perché non tutte le auto hanno la compatibilità con questo genere di servizi. Esistono ad esempio auto compatibili con CarPlay e non Android Auto, viceversa, o entrambi.
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Tra le cose che CarPlay permette di fare c’è quella di mettere da parte il vetusto sistema di navigazione integrato del produttore dell’auto. In questo caso sarà possibile utilizzare applicazioni di navigazione compatibili come Apple Mappe, Google Mappe o Waze.
È inoltre possibile utilizzare tutte quelle funzioni e app che prima erano disponibili via Bluetooth come fare e ricevere chiamate e ascoltare la musica. Si può accedere al calendario o ascoltare i messaggi in arrivo.
Cosa non da poco è la possibilità di aprire o chiudere l’auto keyless, utilizzando lo smartphone tramite CarPlay. Solo per le auto compatibili ovviamente.
Il tutto lo si può fare sia collegando il telefono con il cavo all’auto che totalmente senza fili. E si integra completamente con tasti e manopole dell’auto.
Al WWDC (World Wide Developer Conference) 2022 Apple è voluta anche andare oltre.
Perché limitarsi a qualche applicazioni su uno schermino quando si potrebbe monitorare l’intera auto e fornire un’interfaccia funzionale e personalizzabile di rilievo ad qualunque automobile? Con informazioni dedicate al conducente e al passeggero.
Chi lo sa, forse questa è la vera Apple Car. Forse non è un’auto in “carne e ossa” ma solo un sistema operativo come lo sono macOS, iOS, tvOS, etc… Forse sarà un carOS?
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Per questa versione di CarPlay bisognerà aspettare la fine del 2023. Se vuoi dare una sbirciata guarda su YouTube a QUESTO LINK.
Tra le case automobilistiche con vetture compatibili con CarPlay ci sono:
- Abarth, Acura, Alfa Romeo, Aston Martin, Audi;
- Baojun, Bentley, BMW, Borgward, Bic;
- Cadillac, Chery, Chevrolet, Chrysler, Citroen, Gowin Auto;
- Datsun, Dodge, Donfeng, DS Automobiles;
- Ferrari, FIAT, Ford;
- Genesis, GMC;
- Haima, Haval, Holden, Honda, Honda Motor, Hyundai;
- Indian Motorcycle, Infiniti;
- Jaguar, Jeep;
- KIA, Lada, Lamborghini, Land Rover, LDV, Lexus, Lina, Lincoln;
- Mahindra, Maserati, Maxus, Mazda, Mercedes-Benz, Mini, Mitsubishi, MG;
- Nissan;
- Opel;
- Peugeot, Polaris Slingshot, Polestar, Porsche;
- Qoros;
- RAM, Renault, Roewe, Rolls-Royce;
- Seat, Skoda, Subaru, Suzuki;
- Tata, Toyota;
- Vauxall, Volkswagen, Volvo.
Android Auto e Android Automotive
Google dalla sua parte negli anni ha sviluppato Android Auto, che dal 2015 permette agli utenti Android di interfacciarsi alla vettura in maniera analoga a quella di CarPlay. Le funzioni permesse sono pressoché le stesse, quindi non ci dilungheremo da questo punto di vista.
Se con CarPlay si porta Siri in auto, con Android Auto è Google Assistant ad aiutarci vocalmente alla guida. Ed esattamente come nel caso della soluzione di Apple, non è possibile eseguire tutte le app che abbiamo, visto che devono essere “validate” dal sistema. Non è possibile infatti utilizzare applicazioni che distraggano durante la guida,
Al momento è disponibile anche per Android Auto una versione wireless.
Anche Google ha già mostrato la sua versione integrata con l’auto. Stiamo parlando di Android Automotive. Stanno già implementando questa soluzione alcuni carmaker come Polestar e BMW. Ecco qui sotto due esempi.
Il vantaggio di Android Automotive rispetto ad un CarPlay 2.0 è sicuramente la personalizzazione che il produttore automobilistico può fare nell’interfaccia. Come accade oggi sui dispositivi Android, e quindi acquistando un Samsung Galaxy vediamo che ci troviamo di fronte ad un dispositivo dell’azienda coreana rispetto ad acquistare uno Xiaomi cinese o un Sony giapponese. Eppure tutti hanno sempre Android.
Lo stesso lo si intravede tra la Polestar e la BMW. Stesso sistema “sotto il cofano” ma con interfacce profondamente diverse.
Quando il sistema proprietario è peggio
Diciamocelo, siamo abituati ad avere automobili che hanno se va bene un piccolo display con qualche informazione, come il chilometraggio e i consumi, posto in mezzo al quadro strumenti e ad un display leggermente più grande nel mezzo della plancia per gestire la radio, le connessioni bluetooth, forse Android Auto e Apple CarPlay, e poco altro.
Nei casi migliori le auto moderne si interfacciano con una loro applicazione. Spesso la cosa risulta però macchinosa e le informazioni, come le funzioni possibili, sono limitate. Pensate che esistono casi in cui l’app vi può fornire delle informazioni provenienti dall’auto che però il computerino di bordo non vi può vuole mostrare (vero Uconnect?).
Di recente molte case automobilistiche hanno infatti iniziato a fornire l’opzione di collegamento al telefono via Android Auto o Apple CarPlay per sopperire a questo problema. Diciamo che sembra l’analogo accaduto nelle nostre case con le televisioni non smart o con alcune smart TV poco smart… Motivo per cui sono comparse molte soluzioni come Amazon Fire Stick, Google ChromeCast o Apple TV.
Il punto è sempre lo stesso. Rendere veramente smart qualcosa che non lo è, o che lo è poco. Quindi è meglio avere questi due sistemi esterni rispetto a quello integrato del costruttore giusto?… Beh, non è detto.
Quando il sistema proprietario è meglio
Il fatto che normalmente sarebbe preferibile un sistema come CarPlay o Android Auto non significa che sempre sia meglio. Il mondo dell’automobile, come avete visto, sta cambiando abbastanza velocemente. Chi non riesce ad evolversi sotto certi punti di vista rimarrà sicuramente indietro o utilizzerà soluzioni di altri, ovvero i CarPlay 2.0 o Android Automotive sopra citati.
Il mondo automotive non era pronto a investire così pesantemente sui software. Ora invece hanno due strade da percorrere.
- Utilizzare una piattaforma esterna e condividere dati e profitti.
- Investire massicciamente in una propria soluzione, meglio se ben fatta.
Questa seconda opzione ad esempio è quella che sta percorrendo Volkswagen. Attualmente risulta più un buco nell’acqua, sia economicamente, che dal punto di vista pratico dei clienti del marchio tedesco. C’è anche da dire che attualmente la soluzione tedesca comprende anche la compatibilità con Android Auto e CarPlay…
Però se andiamo oltre oceano c’è Tesla. Tesla ha portato una ventata di aria fresca in tutto il mondo automotive. Auto elettriche, guida autonoma (non ancora strettamente autonoma), applicazione dedicata fatta bene e soprattutto un software completamente pensato in house.
Non neghiamo che ci siano delle mancanze, probabilmente volute, nel software dell’auto. Ma con un sistema ben fatto come il loro la maggior parte dei loro clienti non sente la necessità di avere a disposizione soluzioni come CarPlay e Android Auto.
Quindi?
Quindi pensiamo che il punto della questione non sia che Android Auto o Apple CarPlay siano meglio delle soluzioni proprietarie. Leggendo ciò che riporta TheDrive sembrerebbe scontato pensarlo, ma la verità è che ad oggi i sistemi operativi ben fatti sono pochissimi. Sicuramente Tesla ancora una volta rappresenta l’eccezione che conferma la regola. Cioè che la cosa migliore è avere un sistema che funziona e che piaccia e sia funzionale ai clienti. Android Auto piace ai clienti con smartphone Android. Apple CarPlay piace ai clienti con iPhone. Il sistema di Tesla piace ai clienti Tesla.
Voi come vi trovate con il sistema della vostra vettura?
Se invece avete una Tesla, diteci se siete soddisfatti o preferireste avere CarPlay o Android Auto.
Ci penserò 😉
No Federico, mi spiace, quello di Toyota è un vizio occulto, così come il richiamo delle batterie di Hyundai Kona…
Ciao Marco ci fa piacere apprendere ulteriori dettagli il giorno dopo della pubblicazione dell’articolo. Se vuoi aiutarci a riportare notizie…
Ciao Marco, se VinFast fa pena per un problema del genere a Toyota cosa avrebbero dovuto fare per aver messo…
In verità queste sono norme applicate anche in Europa. La velocità massima è limitata tra i 20 e i 25…