Sardegna, Teulada. Terza tappa della Extreme-e 2023. Non pensavo che esistesse una zona desertica da quelle parti. Beh mi sono dovuto ricredere.
Quella mattina mi sono svegliato presto, ero carico al 100%, convinto che assistere ad una competizione elettrica mi avrebbe fatto molto piacere, con mia grande sorpresa la mia soddisfazione è andata decisamente oltre le aspettative. Ho scoperto un mondo nuovo, quello del motorsport elettrico, che mi appassiona ed incuriosisce allo stesso tempo.
Sono stati 2 giorni molto intensi, ospite del Team Cupra ho potuto annusare la competizione e masticare anche un po di sabbia, ecco quello che ho imparato.
La competizione Extreme-e si svolge in diversi punti remoti della terra, si parte a Marzo dall’Arabia Saudita, si passa poi dalla Scozia, in Sardegna, in Amazzonia ed infine in Chile. Tutti punti raggiungibili via mare, si, perchè tutto questo “circo” si sposta grazie alla nave Sant’Elena. Un mercantile dell’89 riadattato.
Ogni location scelta per queste gare, è a rischio, a causa dei cambiamenti climatici e l’arrivo della Extreme-e in questi luoghi sperduti, serve appunto per sensibilizzare il genere umano sul rischio che corre se continua a NON rispettare il pianeta in cui vive.
Questa competizione infatti è sostenibile, si utilizza solo energia GREEN, prodotta da fonti rinnovabili, si fa un uso dell’acqua ponderato, si usano batterie tampone di seconda vita, derivate e assemblate dagli autobus elettrici di tutta europa, ed infine si usa l’idrogeno.
St. Helena va ancora a gasolio per ora..
Un discorso a parte va fatto per la Sant. Elena, la nave che trasporta tutto e tutti. Lei ha 2 motori a 6 cilindri, alimentati ancora ad idrocarburi, in attesa di convertirla con nuovi motori e vettori energetici sostenibili.
Al momento viene utilizzato il classico gasolio navale, ma con additivi aggiunti che fanno scendere di parecchio l’emissione di CO2. Non siamo ancora pronti probabilmente per una nave elettrica o a idrogeno, di questa portata. Come tutto e tutti vengano trasportati su questa gigantesca nave è veramente affascinante, probabilmente avrebbe bisogno di un approfondimento.
Preparazione al deserto sardo
Le temperature erano veramente proibitive, la roccia era incandescente ed in altri tratti si affondava nella sabbia rovente. Ma nelle loro tute i piloti erano pronti alla partenza.
L’agitazione e l’emozione all’interno dei box del team ABT Cupra era altissima, i tre ingegneri meccanici avevano fatto il possibile per rendere l’auto governabile e per tamponare le varie anomalie meccaniche. La batteria era carica, pronta per affrontare l’ennesima sfida.
Si perchè è veramente una sfida arrivare infondo alla gara, nessun’auto normale può sopravvivere in queste condizioni, ci vuole qualcosa di più. Per questo i veicoli della extreme-e sono dei carro-armati, devono portare i loro piloti sani e salvi fino alla fine della competizione.
Sono solo 4 giri, per 2 piloti,un uomo ed una donna, che a metà gara si scambiano… lo sforzo è talmente intenso che 2 giri sono abbastanza, è una competizione molto tecnica, se sbagli sei fuori, ti ribalti, ti incagli, rischi di non riuscire a finire la gara.
Il percorso è composto da salti, avvallamenti, curve a gomito, 2 km e 800 metri di pura tensione, fango, roccia, sabbie mobili. Io l’ho vissuto sulla mia pelle, non è un semplice “Rally“. Ma il percorso è solo un suggerimento, i piloti possono trovare la loro strada… fianco a fianco si speronano, sportellano, superano, saltano… è un grande chaos tra le nuvole di sabbia.
La potenza di questi carro-armati silenziosi si attesta sui 400 kW e sono interamente in fibra di carbonio, hanno un peso totale che si attesta sui 1.850 kg. La batteria è da 47 kWh agli ioni di litio, con chimica classica, NMC (Nichel Manganese Cobalto).
I pezzi di ricambio sono limitati, Spark Racing, il responsabile delle “spare parts” (pezzi di ricambio), consegna ad ogni Team una sola auto per tutta la stagione, se rompi il telaio sei fregato. Puoi sostituire ogni cosa, ma lo devi fare a mano, e con pochi ingegneri, quelli che possono lavorare sull’auto. Sono solo tre.
Tutti i veicoli sono uguali, stesso telaio, stessi motori, stesse gomme, cambiano i settings e l’abilità dei piloti.
Una competizione per pochi
Per il Team Cupra quest’anno gareggiano Nasser Al-Attiyah e Klara Andersson, in Sardegna, a Teulada, abbiamo avuto modo di conoscere anche Sébastien Loeb, vincitore di nove edizioni consecutive del campionato del mondo rally.
Vederli da vicino concentrati sulla competizione è stata una grande emozione.
L’extreme-e ha un unico difetto, non è un evento aperto al pubblico, sarebbe stato bellissimo poter condividere questa esperienza con centinaia di altre persone, ma per il momento, le condizioni del tracciato e le condizioni del “campo base” male si adatterebbero a una affluenza di centinaia o migliaia di persone, le condizioni sono veramente troppo proibitive.
Tutta la competizione viene trasmessa in tempo reale in televisione e online, tantissimi ingegneri lavorano per la buona riuscita della trasmissione ed anche questo è veramente difficile. Ci sono decine di operatori, un centinaio di telecamere, droni FPV, telecronisti… l’app dove puoi seguire il tuo Team preferito e puoi votare il tuo pilota per fargli guadagnare punti extra.
Il broadcast è molto importante, serve per dimostrare al mondo che non esiste solo la DAKAR, esiste qualcosa di altrettanto bello ed estremo e ovviamente 100% elettrico.
Ora vi lascio al mio video, dove ho cercato di trasmettervi tutta l’ansia, l’agitazione, l’emozione e la soddisfazione di essere parte di questo mondo.
Cosa ne pensate di questa Extreme-e? La conoscevate?
Bel racconto, in bocca al lupo con la tua nuova BMW
Ciao Francesco, qui trovi tutte le info e le condizioni. https://ecobonus.mise.gov.it/ecobonus/chi-ne-ha-diritto
“D’altro canto l’alloggio è posizionato nel prolungamento del parafango in plastica e non nella carrozzeria, pertanto non dovrebbe rappresentare un…
Ciao, volevo chiedere sè ad oggi Settembre 2023, c’è ancora la possibilità di avere un’ulteriore 50% sugli incentivi per chi…
Devono provarci e sbatterci la testa, quando si saranno rotti le corna impareranno …