Potremmo parlare di Luca De Meo, CEO di Renault, come del nuovo Marchionne. A capo di una delle aziende più grandi al mondo, Renault appunto, che insieme ai partner del Gruppo RNM sono stati tra le prime case automobilistiche al mondo a portare vetture elettriche e a credere nell’elettrico. Eppure è uno dei pochi a non credere nell’elettrico e a ostentare la cosa appena gli è concesso.
Ricordiamoci che Marchionne era colui che diceva che:
L'auto elettrica è un progetto su cui FCA lavora, ma non è la soluzione per il futuro.
Ed è da notare che la tanto odiata auto elettrica di Marchionne è quella che ad oggi “tiene su la baracca” in FIAT a livello europeo. Parliamo ovviamente della FIAT 500e.
Ma Renault non è FIAT
L’azienda francese ha molte più frecce al suo arco. Se noi italiani possiamo solo contare sulla piccola e costosa citycar 500e e su una specie di 500X elettrificata e costosa come la 600e, loro possono contare sul successo del duo Spring e Zoe.
Partiamo dall’ultima, la Renault Zoe è già alla seconda versione e deriva dal primo progetto della Nissan LEAF. È attualmente tra le vetture elettriche europee più vendute e conosciute al mondo e probabilmente tra poco farà posto alla futura Renault 5. La piccola francese è costruita in Francia presso lo stabilimento Flins-sur-Seine insieme alla nuova Clio
La prima, e più importante, è la Spring. Più precisamente la Dacia Spring. Come sappiamo il marchio rumeno Dacia è stato acquisito da Renault nel lontano 1999, ma la piccola Spring non è esattamente farina del sacco di Renault e Dacia, ma dell’azienda cinese DongFeng.
DongFeng Motor è un’azienda di Wuhan fondata nel 1969. Nel 2017 nasce una joint venture con Renault-Nissan per sviluppare e vendere in Cina veicoli elettrici. Nel 2019 arriva sul mercato la piccola Spring ed è prodotta in Cina. Ora dov’è il punto?
Le parole di Luca De Meo su Tesla
Il punto è semplice. Molto semplice. La provenienza di un modello di auto la rende del Paese di costruzione o del Paese del marchio?
Prendiamo ad esempio uno dei simboli italiani nel mondo. L’odierna FIAT 500 Hybrid è prodotta a Tychy, in Polonia. Questo fa si che dovremmo chiamarla “la piccola polacca”? Probabilmente a “nessuno” verrebbe mai in mente una cosa del genere, ma Luca De Meo non è “nessuno“…
In una recente intervista al Corriere presso il Salone di Monaco, il manager italiano ha ribadito la sua visione sul mercato elettrico e sul fatto che i cinesi stiano invadendo il mercato europeo. E poi le parole su Tesla:
Tecnicamente anche Tesla è cinese, costruiscono nella fabbrica di Shanghai.Luca De Meo al Corriere
Le aziende sono cinesi solo quando fa comodo?
Contando che ormai la stragrande maggioranza delle aziende di automotive hanno almeno uno stabilimento in Cina, anche se in joint venture, e che molte delle vetture elettriche che vengono vendute in Europa sono effettivamente prodotte in Cina allora si potrebbe affermare che tutte le aziende siano cinesi?
Esempi? BMW produce parte delle sue vetture in Cina. Lo stesso può dirsi per il Gruppo Volkswagen e ovviamente per Tesla. Quest’ultima con la Giga Shanghai effettivamente produce la maggior parte delle vetture su suolo cinese. Ma basta per definirla cinese?
Secondo voi ha ragione Luca De Meo a definire Tesla come “cinese” in questo caso?
Bel racconto, in bocca al lupo con la tua nuova BMW
Ciao Francesco, qui trovi tutte le info e le condizioni. https://ecobonus.mise.gov.it/ecobonus/chi-ne-ha-diritto
“D’altro canto l’alloggio è posizionato nel prolungamento del parafango in plastica e non nella carrozzeria, pertanto non dovrebbe rappresentare un…
Ciao, volevo chiedere sè ad oggi Settembre 2023, c’è ancora la possibilità di avere un’ulteriore 50% sugli incentivi per chi…
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