In linea con la revisione del piano industriale a medio termine orientato all’elettrificazione, la casa giapponese ha proposto la nuova Mazda Vision Study Concept. Ha le proporzioni di un’auto sportiva, la compattezza e il design di una futuristica MX-5.
Le nuove linee stilistiche e il possibile ritorno del motore Wankel
Sebbene la show car sia ancora un vero e proprio concept, un giorno verrà tradotta in una vera auto di serie e sicuramente incarna la firma stilistica del brand, con superfici pulite e avvolgenti abbinate a linee molto decise sul frontale.
Per ora comunque è solo un esercizio stilistico, con forme molto eleganti ed un dettaglio da considerare, il cofano anteriore che è molto basso e lascia intendere non si tratti di un’auto con motore termico, anche se Mazda, potrebbe effettivamente lavorare per il ritorno al motore Wankel, ora utilizzato solo come un generatore per ricaricare la batteria utilizzata in esclusiva per alimentare il motore elettrico. Si tratterebbe quindi del classico motore rotativo, ma non per trazione, bensì utilizzato a regime costante, come range extender. Tenuto conto di quanto il motore Wankel sia stato inquinante e delicato nel passato, una scelta di questo genere dovrebbe essere supportata da progressi tecnologici molto importanti, altrimenti si rivelerebbe una scelta suicida, perché non rispetterebbe l’impegno che la casa si è data, per il rispetto delle misure antinquinamento imposte dai Governi e non farebbe altro che ritardare la transizione, con il rischio di perdere quote di mercato.
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Mazda ha annunciato di essere sulla buona strada per trasformare i propri siti produttivi ad missioni zero entro il 2050, mentre l’obiettivo di produrre vetture esclusivamente elettriche è previsto entro il 2035. Il marchio ha anche delineato un percorso in tre fasi di varie forme di elettrificazione, sottolineando collaborazioni tecnologiche con altri produttori, con un progetto che inizierà nel 2030, quindi in tempi più lunghi di quelli previsti dagli altri concorrenti, la maggioranza dei quali nel 2030, probabilmente, non produrrà più vetture termiche.