Diciamo la verità: siamo noi, un gruppo di Nerd… quelli della mobilità elettrica… ed è il motivo principale per cui quando sentiamo dire kW (Pronuncia Chilovatt) al posto di kWh (Pr. Chilovattora) apriti cielo! Sopracciglia alzate, risate e sogghigni quand’anche acciglio di rimprovero…di seguito quattro immagini di esempio:
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…ma a parte gli scherzi, la questione è molto più delicata di qualche battuta o dei rimproveri che possono arrivare a questo o quel commento: ci troviamo di fronte ad una nuova rivoluzione industriale, uno stravolgimento dunque di modi, di tecniche e di termini che richiedono un approfondimento importante…
Se il popolo fosse stato informato sempre al meglio, le rivoluzioni industriali sarebbero state più rapide e più efficienti, meglio accolte e più efficaci
Ma una volta però, non avevamo Daniele Invernizzi e Matteo Valenza a fare video più o meno divertenti, più o meno seriosi, articoli, approfondimenti e post, ed allo stesso modo gli auditori non avevano la possibilità di esprimere la propria opinione come singoli così come l’abbiamo oggi, ma scendevano in piazza accettando e facendo propria un’opinione comune.
Negli ultimi trent’anni le cose invece sono cambiate radicalmente e l’informazione è alla portata di tutti.
E quando dico informazione sono molto serio: avere opinioni superficiali o cadere nell’informazione manipolata oggi è quasi una scelta dal momento che chiunque abbia una connessione internet ed un dispositivo utile ad utilizzarla, può facilmente verificare qualsiasi notizia, approfondire un argomento, studiare, leggere ed ascoltare libri anche in modo gratuito o spendendo molto poco… confrontarsi con vastissime community ed alla fine arrivare a farsi una propria idea.
E poi ci sono i giornalisti. O meglio, la domanda giusta dovrebbe essere: ci sono ancora i giornalisti ? Partiamo da come dovremmo definire i giornalisti parafrasando l’introduzione del libro-manuale di David Randall “Il giornalista quasi perfetto”, un vero e proprio “manuale di sopravvivenza per ogni giovane cronista”
Che cos’è una notizia, come scovarla, come gestire (e controllare) le fonti, come aprire un articolo e quali sono i modi di raccontare”, ed ecco dunque che torno al nostro “nerdismo”, ovvero a quel sostantivo che Oxford Languages impietosamente descrive come “Giovane di modesta prestanza fisica e dall’aspetto insignificante, che compensa la scarsa avvenenza e le frustrazioni che ne derivano con una passione ossessiva e una notevole inclinazione per le nuove tecnologie.”
Noi dobbiamo abbandonare la nostra “cricca” di nerd dell’auto elettrica per assumere un linguaggio pop ed in linea con i tempi, ma non troppo, tecnico ma mai noioso, avvincente ed entusiasmante ma mai propagandistico perché il pubblico che dobbiamo avvicinare alla nuova rivoluzione industriale.
Quella dell’elettrificazione, non sono i giovani diciotto o diciannovenni, ma quella fascia di italiani sopra i trent’anni abbastanza moderna da saper usare bene internet e la tecnologia in generale, ma con un piede nel passato in quanto ha vissuto il passaggio tecnologico dai motori V8, lo sviluppo dei propulsori diesel, la Formula1 ed in generale e più nello specifico, ha vissuto sulla propria pelle il colpo di coda dell’abbondanza energetica che imponeva di usare quanta più energia e fare quanto più rumore possibile.
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Questi sono i “meno giovani” capaci di cadere nei tranelli comunicativi della rete, nelle trappole di comunicazione di giornalisti che hanno tutto l’interesse a parlare – ad esempio – solo di CO2 o di focalizzarsi su argomenti misconosciuti quali le batterie, giocando proprio sulla scarsa conoscenza del tema per instillare dubbi e perplessità.
✍️Noi dobbiamo uscire dalla nostra conoscenza condividendola in maniera costruttiva. Dobbiamo smetterla di puntare il dito su chi guida ed apprezza una motorizzazione diesel, anche forti del fatto che la rEVoluzione elettrica avverrà comunque e comunicare la passione è vincente rispetto al denigrarne una passione altrui.
Dobbiamo smetterla di sentirci prescelti, predestinati o peggio ancora pionieri: il pionierismo elettrico è finito sei o sette anni fa, oggi sappiamo bene che è possibile muoversi in auto elettrica, è solo una questione di scelta.
Aiutiamo le persone ad avvicinarsi alla rEVoluzione elettrica creando momenti, articoli, post e video positivi e divulgativi, con una fortissima componente empatica. Accompagniamo le persone verso una nuova mobilità, un nuovo modo di usare l’energia aiutando tutti a comprendere che non è affatto una rinuncia, anzi, è divertente e costruttivo, mai imposizione ma bene comune per tutti.
Poi tra di noi organizzeremo delle serate nerd, di quelle che ci si scervella su un argomento fino ad averlo esaurito del tutto?. Ma impariamo a comunicare bene, con gli strumenti giusti e nel modo migliore.