Presentata in “avant-première”, nell’articolo di Elettronauti di Dicembre dal nostro collaboratore Andrea Cornali, si può affermare che il marchio Volkswagen non ha perso tempo per correggere alcuni difetti della sua bestseller alla spina, la iD.3.
Cos’è cambiato all’esterno
La carrozzeria non è stata stravolta, ma il suo design e la presentazione interna è stata nettamente migliorata con materiali di alta qualità. Sono state tolte le fasce presenti nel terzo montante e la gamma di colori si è ampliata come la tonalità “Dark Olivine Green“, un verde metallizzato con riflessi dorati che porta un tocco di freschezza e originalità.
Si può notare che la fascia nera lucida sotto il parabrezza è stata rimossa, il cofano ingrandito nelle sue dimensioni guadagna delle nuove nervature ed è interamente in tinta con la carrozzeria.
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Questa modifica fa allungare visivamente un muso anche lui ex novo, paraurti ridisegnato con delle feritoie laterali, delle prese d’aria funzionali che migliorano il coefficiente aerodinamico e danno alla new iD.3 un look più sportiveggiante.
La Volkswagen non ha ritoccato il taglio dei gruppi ottici anteriori, ma ora sono di serie full LED ed optional LED Matrix. Per quanto riguarda i fanali posteriori, si può notare una nuova firma rielaborata in modo che anche la parte centrale incastonata nel baule sia illuminata (disegno a X delle luci stop).
Cos’è cambiato nell’abitacolo
Per migliorare la iD.3, Volkswagen afferma di aver ascoltato il feedback dei clienti. Uno dei grandi difetti della compatta elettrica era la sua presentazione interna, che mancava di prestigio. Per correggere questo problema, il produttore ha integrato nel cruscotto nuove superfici rivestite di schiuma usando i medesimi materiali presenti sulla Cupra Born.
L’impressione di qualità è rafforzata dalle nuove cuciture dei sedili anche essi sportivi con colori a contrasto e regolazioni elettriche, sistema lombare e funzione massaggio.
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Anche le modanature delle porte sono state riviste con l’uso di microfibre composte da materiali riciclati e finiture davvero molto buone e morbide al tatto.
Sempre tenendo conto del feedback dei clienti, al centro c’è il nuovo schermo d maggiori dimensioni, passato da 10 a 12 pollici, l’infotainment integra il software di ultima generazione 3.5 con tutti i sistemi di comfort ed assistenza evoluti, tra cui il comando vocale, una connettività migliorata.
Aggiornato il sistema di pianificazione degli itinerari del navigatore, adesso si può inserire anche la modalità Plug & Charge e se ciò non basta vi è la possibilità di implementare nuove funzioni anche temporanee mediante degli aggiornamenti online, con pacchetti da scaricare. Nel tunnel centrale, sempre molto ergonomico, e ben strutturato, ci sono i portaoggetti e le prese USB con il Power Delivery.
Cosa cambia parlando di tecnica
Dotata di ricarica bi-direzionale fino a 11 kW per un utilizzo V2G, la gamma rimane per il momento semplificata. Un unico motore, il monoblocco montato posteriormente da 150 kW (204 CV) coppia di 310 Nm, simile a quello della Cupra Born.
Le taglie del pacco batteria sono due: 58 kWh per la versione Pro e 77 kWh per la versione Pro S. La prima ha un’autonomia nel ciclo combinato WLTP di 426 km e per la seconda di 546 km, sempre con una sola ricarica.
La versione Pro S ora può accettare una potenza di ricarica CC fino a 170 kW, rispetto ai 135 kW precedenti, mentre il modello Pro rimane a 120 kW.
A titolo puramente informativo, se si sceglie la versione con pacco batteria maggiorato, i 5 posti a sedere sono un optional, si tratta di una scelta condizionata dal peso e dall’ergonomia. Una versione con batteria più piccola da 45 kWh adatta ad un uso prettamente urbano, arriverà successivamente.
Volkswagen ha già aperto i pre-ordini per la iD.3 restyling, con consegne previste per l’autunno. Con questo è tutto, aspettiamo la versione GTX con un singolo motore che sarà sicuramente una sorella della CUPRA Born e-Boost.