Siamo abituati a confusionari configuratori. Ormai anche i telefoni e i computer si scelgono come le automobili. Si scelgono subito gli optional. Non importa se poi non li userai mai o te ne servano altri. Ma forse BMW ha trovato la soluzione.
Ve lo ricordate quel vecchio spot TV di Toyota che dice una frase simile a “metti le ruote, togli i sedili, metti i sedili, togli il volante, metti il volante, togli le ruote“?? Era un’iperbole dei vari configuratori d’auto che ad ogni minimo cambiamento ti chiedono di selezionare un pacchetto diverso da quello scelto o di togliere un’altro optional, oppure di acquistare interi pacchetti inutili.
Spesso e volentieri i configuratori propongono cose fuori da ogni logica. Ci spingono a riempire l’auto di cose che non ci servono solo per avere magari il Bluetooth. O ad avere certi inserti colorati dentro solo perché si vuole mettere un cerchione colorato. Un po’ come se andando a comprare un paio di scarpe volessimo abbinarci delle stringhe che vediamo in cassa e il commesso ci dicesse che potremmo solo se al posto delle scarpe nere prendessimo le bianche.
Tesla lo fa già con il software
Tesla ha già dimostrato come sia possibile vendere un’auto con tutto l’hardware al top ma con un software mutabile e aggiornabile. Non è infatti necessario comprare subito l’Autopilot in fase d’acquisto. Lo si può acquistare in un secondo momento (pagandolo di più), visto che sfrutta lo stesso hardware che l’auto sfrutterebbe comunque. Stessa cosa per avere la Tesla Premium Connectivity. Ovvero la versione a pagamento dell’infotainment che aggiunge un account Spotify Premium e altre chicche superflue ai più.
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L’unica cosa da scegliere è la grandezza della batteria e al massimo se si vuole la versione performance o gli interni neri o bianchi. Ma i cosiddetti optional ormai non esistono più per il costruttore americano. Se l’auto è venduta con i fendinebbia ce li ha, ma se non li dovesse avere non si possono aggiungere. Comunque tranquilli, i fendinebbia li ha.
BMW forse ha trovato la quadra
BMW, dal canto suo, ha scelto un approccio differente. Auto con tutti gli optional già inseriti nella vettura, ma disponibili solo previo abbonamenti mensili, annuali o acquisti una tantum. L’idea, al sottoscritto, non piace particolarmente. Ma non è tanto quello che penso io che non penso comprerei mai una BMW, ma quello che ne pensano i possibili acquirenti.
Volete degli esempi? Eccovi serviti…
Il rumore del motore più sportivo viene 139 € una tantum. I sedili anteriori riscaldabili vengono 25 € al mese o 199 € all’anno o 449 € una tantum. Il volante riscaldabile viene 19 € al mese o 149 € l’anno o 249 € una tantum. Altri esempi li potete vedere nell’immagine qui sopra.
Gli optional in abbonamento sono la soluzione?
In pratica BMW vi spinge a “riacquistare” gli optional ad auto già comprata visto che è molto più conveniente l’acquisto singolo che andare a fare anche solo 2 anni di abbonamento annuale.
Come già detto, non sono particolarmente contento di un futuro simile. Anche se da un certo punto di vista potrebbe essere interessante, a patto di avere un forte sconto in fase di acquisto. Perché per certi versi la scocciatura delle auto è che se poi ti serve una funzione, che all’inizio non avevi preventivato, devi passare ad accessori after-market, sempre se è possibile. Ad esempio, montare in un secondo momento dei sedili riscaldabili potrebbe essere alquanto complicato.
Direi che sono lontani i tempi di Spotify Premium in abbonamento… BMW è andata oltre.
Penso che ne faccio volentieri a meno 🙂