La casa dei quattro anelli ha scelto la piattaforma Google Automotive per animare il sistema infotainment della prossima ammiraglia Q6 e-tron; alla base di tale scelta si porrebbe il forte ritardo dello sviluppo della piattaforma interna realizzata da Cariad.
“Audi: all’avanguardia della tecnica“, recita così uno dei più recenti e noti slogan del marchio premium del gruppo Volkswagen e con queste premesse non ci si può aspettare altro che un’esperienza software appagante e innovativa, soprattutto in prodotti di alta gamma come la nuovissima Q6 e-tron.
Il nuovo SUV di Ingolstadt si basa sulla piattaforma Premium Platform Electric (PPE) pensata per tutti i futuri veicoli di alta gamma del gruppo Volkswagen.
La nuova piattaforma presenta caratteristiche all’avanguardia tra cui la tensione nominale del sistema a 800V, un’alta efficienza del sistema propulsivo e costi di produzione ridotti rispetto alla piattaforma J1 già utilizzata in Porsche Taycan e Audi e-tron GT.
Interni scenografici protagonisti in Audi Q6 e-tron
Il nuovo corso di Audi si basa su una cura particolare per l’esperienza utente, infatti gli interni e l’infotainment di Q6 e-tron sono stati pensati per fornire un effetto “wow” senza precedenti per la casa dei quattro anelli, distinguendosi notevolmente dagli altri modelli in gamma.
Come da recente moda introdotta da altri brand teutonici, anche nella Q6 e-tron sono previsti grandi monitor curvi; Il vantaggio di questo di soluzione risiede, oltre nell’aumentato senso di coinvolgimento, nella possibilità del conducente di raggiungere più facilmente il touchscreen ed eseguirne tutte le funzioni.
Scendendo più nel dettaglio, l’infotainment del nuovo SUV è composto da un touchscreen centrale da 14,5 pollici, una strumentazione digitale da 11,9 pollici, posizionato dal lato del guidatore e in aggiunta è possibile installare opzionalmente uno schermo dedicato al passeggero da ben 10,9 pollici.
Quest’ultima implementazione permette al passegero anteriore di godere di funzionalità di streaming video o navigazione in rete senza portare a distrazioni il guidatore grazie al particolare orientamento del display che lo rende invisibile al conducente.
A completare la dotazione multimediale ci pensa un sistema di input vocale evoluto, in grado di conoscere molto meglio i comandi impartiti e un display head-up con realtà aumentata in grado di simulare uno schermo da 88 pollici e far apparire gli oggetti come se fossero circa a 200 metri di distanza davanti al parabrezza.
Software: l’esperienza di Google al servizio
Per la prima volta nel gruppo Volkswagen, in Audi Q6 e-tron debutterà la piattaforma di infotainment basata su Android Automotive, che Cariad, la società deputata allo sviiluppo software del Gruppo Volkswagen, ha opportunamente mascherato e personalizzato.
Questa scelta arriva dopo un periodo molto difficile in cui Volkswagen, con la sua società Cariad, non è riuscita a tenere il passo dei competitor in un campo strategico come il software di gestione delle auto e ha portato l’ex AD Herbert Diess a lasciare l’azienda.
Ritornando agli aspetti fondamentali del software, i tecnici Audi sono intervenuti in alcuni degli elementi cruciali ad esempio implementando un algoritmo di intelligenza artificiale che applicato ai comandi vocali dovrebbe adattarsi alle abitudini delle persone e imparare costantemente. Anche il sistema di navigazione non si baserà su Maps di Google, ma deriverà dal fornitore “Here” acquisito di recente da Volkswagen in comproprietà con BMW e Mercedes.
Affidarsi a Google, credete che sia stata la scelta giusta? Fatecelo sapere nei commenti.
Mah, Toyota si sta prendendo il mercato, altro che. Non in Cina, forse, ma nel resto del mondo sì e…
Toyota è già partita e pure bene. Ha presentato modelli e idee interessanti, la sua FT-Se è in assoluto l’elettrica…
C’è una campagna d’odio contro Toyota. Non è Toyota a odiare le elettriche, è chi parla di elettrico che odia…
Toyota non è che sia contraria all’EV, Semplicemente ci vuole arrivare mantenendo i suoi standard di sicurezza, affidabilità e soddisfazione…
Ciao Marco, intanto grazie dello spunto di riflessione, in questo caso penso che la scelta di VW si sia basata…
Il software di navigazione non si baserà su Maps ma su Here … errore madornale! Siccome Google ha la più ampia copertura dei sistemi di navigazione (di recente si è fusa anche con Waze nello sviluppo, prima era sempre sua ma erano sviluppate distintamente) è quella che ha le maggiori informazioni sia per quanto riguarda la segnalazione dei poi (ostacoli imprevisti …) sia per quanto riguarda le reali condizioni del traffico. Insomma Maps ne sa di più. Affidarsi a Here è un errore …