La tecnologia Nissan e-Power può essere il giusto compromesso tra due mondi?
Ti sei innamorato dell’elettrico in prima battuta e sei pronto ad innovare il tuo stile di guida ma ancora non ti fidi di questa tecnologia? Vorresti però restare con un piede ancorato (ancora per poco) alla sicurezza che ti dà un motore endotermico? La tecnologia Nissan e-Power può essere la soluzione più adatta te?
E si, perché di innovazione si tratta, anche se non più recentissima, almeno in Giappone, che coniuga le prestazione e lo stile di una elettrica ma senza la necessità di doverla caricare alla presa di casa o alla colonnina.
Magia? Non esattamente…
Per farla andare a corrente ci pensa infatti un motore termico che va quindi a benzina. 🤔
Prima di proseguire con il resto dell’articolo vi informo che potete approfondire la cosa nel nostra recente articolo che spiega come funzionano le auto con ibrido in serie o con Range Extender.
Per iniziare a renderla semplice: il motore termico ha il solo scopo di produrre energia elettrica che viene prima inviata ad un inverter e ad una piccolissima batteria – nemmeno 2 kwh – e successivamente al motore elettrico che effettivamente è il responsabile della trazione della vettura.
Qui sotto c’è un semplice schema che indica il funzionamento di un sistema ibrido in serie.
⚡️ Leggi anche: ElettroWiki – Diversi tipi di EV: REEV o Range Extender
Abbiamo trovato la quadra?
In un certo senso si, se rientrate nella categoria citata ad inizio articolo, perché tutto ciò è estremamente funzionale.
Andando a spulciare i dati possiamo evidenziare che il motore termico è di 1.500 cc tri-cilindrico con una potenza di 116 kW e di uno elettrico di 140 kW con coppia di 330 Nm e un’accelerazione da 0-100 km/h di 7,9 s.
C’è una batteria di 1,8 kWh che assicura in caso di distacco completo e momentaneo dal motore termico, di circa 10 km di autonomia, ma che comunque rifornisce sempre il motore elettrico durante la marcia mentre è attivo quello termico.
1000 km con un pieno di benzina
La sopra citata descrizione consentirà di raggiungere l’invidiabile autonomia totale di circa 1000 km con un pieno di benzina nel serbatoio di 55 litri. Assolutamente non male vero. E invece no!
Perché tradotti in soldoni sono 5,5 L/100 km o 18,2 km/L. E di per sé non sono valori altissimi. Anzi. Basti pensare che, secondo Motor1, un’auto con tecnologia simile (ibrido in serie) come la Honda CR-V Hybrid fa 5,3 L/100 km o 18,8 km/L, mentre una Toyota RAV4 Hybrid (ibrido in parallelo) fa 4,4 L/100 km o 22,7 km/L. Per dire, se traducessimo il consumo elettrico di un SUV come Tesla Model Y in un consumo in litri di benzina, avremmo un consumo di circa 52 km/L o meno di 2 L/100 km. Questo per far capire la differenza tra un’auto elettrica vera e quello che Nissan spaccia come “l’emozione dell’elettrico, senza spina” con la tecnologia e-Power.
Secondo il test effettuato dal nostro Matteo Valenza, e che potete vedere nella video-recensione qui sotto, l’auto può percorrere anche 30 km/L o consumare 3,3 L/100 km. Ma per stessa ammissione di Matteo, altre auto ibride sono comunque più efficienti. Quindi confermando le impressioni di Motor1.
Una elettrica con emissioni?
L’inquinamento è molto basso perché il motore gira quasi sempre ad un regime minimo, parliamo di 119 grammi di CO2 a chilometro. Quindi circa il 20% in meno di un benzina equivalente. Ma sempre registrando un +∞ % rispetto alle vere auto elettriche.
Le nostre conclusioni
Detto francamente, la scelta di Nissan di sfruttare questa tecnologia è alquanto particolare. Sicuramente offre perché offre molta libertà di movimento e praticità nella vita di tutti i giorni. L’auto in questione, una Qashqai, la conosciamo e la struttura in questa versione non si discosta eccessivamente da quelle precedenti, specialmente il diesel di cui la E-power è l’evoluzione.
Però la scelta risulta anche essere antitetica con le scelte aziendali di Nissan di circa un decennio fa. Furono tra i primi a puntare sull’elettrico di massa con la prima Nissan Leaf. E anche i primi a puntare ai veicoli commerciali elettrici con l’eNV-200.
E’ una tecnologia che può stupire sotto alcuni punti di vista. Soprattutto grazie alla pubblicità che l’azienda nipponica sta facendo per favorire il suo “elettrico senza spina”.
C’è però da considerare il fatto che non stiamo parlando di un’auto elettrica. Ma da una ibrida. Più in particolare, come già detto, di un ibrido in serie.
Perciò, acquistare quest’auto pensando di acquistare un’auto elettrica è errato. Pensando di poter viaggiare con i vantaggi delle auto elettriche è altrettanto errato. Il fatto di non potersi collegare alle colonnine è in realtà uno svantaggio visto che l’auto non può entrare nelle ZTL o comunque nelle zone riservate ai veicoli a zero emissioni.
Ma soprattutto, “ambientalisticamente” (scusatemi il termine), non cambia nulla rispetto ad acquistare un’ibrida qualsiasi. E rimarrete dipendenti da benzina, benzinai e le aziende petrolifere.
Economicamente parlando invece, visti i consumi rilevati, non si discosta dall’utilizzare un’altra ibrida. Anzi, in alcuni casi fa anche peggio. Inoltre scordatevi vantaggi dati da tagliandi e soprattutto dai costi di manutenzione in generale quasi nulli per le full electric.
Vi lasciamo all’interessante recensione del nostro Matteo Valenza, guardatela per farvi ulteriormente un’idea di cosa si tratta.