Oggi facciamo un percorso sull’autostrada fino ad arrivare alla stazione di ricarica di Trento con la Tesla Model Y RWD e cerchiamo di capire quanti chilometri percorriamo e quanta batteria consumiamo, mantenendo un’andatura media di 130 km/h. Il veicolo monta dei pneumatici invernali Hankook da 19” nuovi e cerchi forgiati monodado dal disegno aerodinamico The New Aero, le cui caratteristiche a livello consumi sono le stesse dell’Aero Cup.
Model Y RWD quasi pronta, il tempo di caricare tutto e tutti
Visto il periodo invernale, questa mattina uscendo di casa per andare alla stazione di ricarica la macchina non era calda e impostando sul GPS la destinazione verso la stazione Supercharger la BEV ha cominciato a scaldare il pacco batteria e di conseguenza l’auto ha iniziato a consumare più energia, e ciliegina sula torta, entrare nell’abitacolo è stato come entrare in un freezer, pertanto si è richiesta la piacevole temperatura di 22 gradi.
La prova deve essere fatta a pieno carico, pertanto con la presenza di tre persone a bordo: Michele, Pasquale e il nostro mitico guidatore Matteo Valenza. Nel vano posteriore prende posto l’attrezzatura fotografica per un peso di circa 25 kg, il tutto ha la funzione da pseudo bagaglio a mano.
Partenza!
Si parte, sono le 8:00 AM, in una giornata soleggiata con ben 5 gradi, il pacco batteria è carico a 87%, e il veicolo ha registrato un picco di 400 watt al km dovuto a quanto descritto prima.
Tutti i trip resettati, vediamo quindi il consumo medio percorrendo un tragitto autostradale in salita e mantenendo una velocità media che si attesta tra i 125 – 130 Km/h. Il viaggio è stato percorso con il 95% del tempo con Autopilot attivato e con temperatura interna impostata a 21 gradi.
Quando mancano 57 km circa alla destinazione impostata, l’auto segnala agli occupanti che arriveranno con il 15% di batteria, difatti la stima prende in considerazione più fattori come il percorso, la pendenza, la temperatura esterna e dal momento che si sale la temperatura scende. L’indovinometro segnala 165 km di autonomia ma si sconsiglia vivamente di prendere in considerazione tale informazione.
Arrivati a 50 km di distanza dal Supercharger il veicolo ha cominciato anche ad effettuare un preriscaldamento per riuscire a portare il pacco batteria alla temperatura ideale per ricevere tutta la potenza massima in ricarica che sulla nostra Tesla Model Y RWD si attesta ad un massimo di 175 kW.
Quando si vuole pianificare un percorso e trarne qualche conclusione, bisogna basarsi sempre ed esclusivamente sulla percentuale di batteria. Durante il test drive tale valore è sceso vertiginosamente segnalando prima un 13%, poi solo 9%..Hai! Hai! Hai! Direte voi, ebbene no!
Ecco il Supercharger
Il nostro pilota più che veterano Matteo Valenza, non si preoccupa assolutamente, fiducioso di portare a buon fine la missione, l’uscita è a soli 800 metri e si arriva al Supercharger di Trento sani e salvi.
Facciamo un riepilogo, la media è di 255 Wh/km quindi la BEV ha consumato tantissimo ma effettuando un percorso in salita con gomme invernali dall’ottimo grip e con una temperatura che è scesa fino a 3 gradi, non c’è poi tanto da stupirsi.
Ricaricando il pacco batteria il nostro Matteo coglie l’occasione per vedere se l’auto carica effettivamente a 175 kW di potenza ma in realtà si stabilizza a 145 kW.
Calcoliamo i consumi
La visualizzazione degli ultimi 50 km mostra un consumo medio di 246 Watt/h, in realtà il grafico è falsato dall’uscita dall’autostrada, si attesta più che altro su 255 – 260 Watt/h.
Nella proiezione del percorso dall’ultima ricarica, si può notare che mantenendo una velocità media al disotto dei 110 km/h si poteva in realtà risparmiare veramente tanto fino al 21% o secondo l’indovinemetro l’11,6%.
Questa energia in più che non era stata preventivata dal sistema infotainment ha fatto si che la proiezione del percorso sia in negativo dal momento che si è consumato il 21% in più. Tale percentuale non è dovuta all’uso del climatizzatore (meno del 1,1%), neanche dal condizionamento del pacco batteria o dall’altitudine che si attestano ad un 0,8%.
Eppure il più 40% sul nominale dimostra che si poteva arrivare a destinazione del Supercharger con circa il 45% di carica invece di arrivare con 9%. Vista cosi, la cosa è un po’ preoccupante soprattutto perché capita a tutti noi di trovarci a guidare con gomme invernali, essere in compagnia e di avere il bagagliaio pieno.
Ovviamente le gomme fanno la differenza
Le gomme invernali sono state tutte gonfiate a 2,9 bar con l’azoto e la nuova versione del software permette anche di impostare la configurazione dei pneumatici si può indicare ad esempio se le ruote anteriori sono sfasate in confronto a quelle posteriori, se sono pneumatici invernali, All Season oppure estive.
Con tutte queste informazioni il sistema dovrebbe riuscire a determinare quanto saranno i consumi ma in questo caso è meglio usare il condizionale dal momento che la prova stessa ha dimostrato che c’è ancora ampio margine di miglioramento.
Conclusione
Percorso effettuato: 162Km
Energia totale consumata: 39 kWh
Consumo medio: 240 Wh/km
Si tratta di un valore nel periodo invernale più che è accettabile, soprattutto se si fa un paragone tra questa nuova Model Y RWD con pacco batterie da 57,5 kWh che segnala 70% di consumo batteria e la “vecchia” Tesla Model 3 Performance di Matteo, che per il medesimo percorso e con una capacità del pacco batterie da 75 kWh indicava 50% di consumo batteria. Quindi la percentuale fondamentalmente è la stessa per entrambi i veicoli.
Per ricaricare l’auto al Supercharger e recuperare i 160 km percorsi si sono spesi circa 30,70 € il che non è poco. Consigliamo vivamente di dotarvi di un abbonamento Be Charge. Guardate il video di questa prova sul canale Youtube di Matteo Valenza, troverete sia il link che il codice amico Combi Charge.