Dai telefoni ai computer agli utensili elettrici, tagliare il cavo è stato un segno di progresso e, allo stesso modo, la ricarica wireless per i veicoli elettrici potrebbe cambiare le regole del gioco.
L’idea di trasportare l’energia elettrica tra due sistemi distanti senza fili risale a più di un secolo fa, a Nikola Tesla e ad altri pionieri dell’elettromagnetismo.
Tesla durante il suo evento Investor Day ha presentato in anteprima il suo potenziale kit di ricarica domestica wireless, con un pad di ricarica wireless sotto una Tesla Model S parcheggiata in garage, insieme alla sua idea di ristorante retrò in una delle sue Supercharger stazioni nella California del sud.
La responsabile dell’infrastruttura di ricarica globale di Tesla ha dichiarato che le auto dell’azienda potrebbero offrire una ricarica bidirezionale entro il 2025, anche se Elon Musk ha moderato i suoi commenti.
Le stazioni Supercharger di Tesla in tutto il mondo, comunque, probabilmente rimarranno sempre cablate per offrire ai conducenti Tesla e non, un modo molto più rapido e tradizionale per ricaricare.
La ricarica wireless avrà senso a casa, per ricaricare il veicolo elettrico durante la notte, entrare in garage, posizionarsi sopra un pad che carica automaticamente la propria Tesla sembra un obiettivo raggiungibile a breve, il pad, è un componente tecnologico necessario per i veicoli a guida autonoma ed un approccio più elegante rispetto al prototipo di caricabatterie automatico a forma di serpente che Tesla aveva mostrato in passato.
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Ricaricare in modalità wireless sarebbe molto più pratico perché non ci si dimenticherebbe più di collegare il proprio veicolo elettrico una volta a casa.
Avrebbe molto senso per Tesla essere una delle case automobilistiche a rendere popolare la ricarica wireless di veicoli elettrici considerando la sua attuale ampia quota di mercato di veicoli elettrici, inoltre, avrebbe l’opportunità di favorire la standardizzazione del sistema, rendendo più pratico seguire la sua tecnologia, piuttosto che studiarne una nuova.
Tesla non è l’unica azienda a puntare i riflettori sulla tecnologia wireless negli ultimi mesi
A Gennaio, al CES di Las Vegas, il marchio Ram di Stellantis ha presentato un robot a ricarica induttiva che potrebbe consentire la ricarica a mani libere senza parcheggiare esattamente nello stesso punto ogni giorno.
Altre case automobilistiche hanno esaminato la questione, BMW 5 anni fa che ha persino aperto un programma pilota negli Stati Uniti che consentiva ai conducenti di caricare una ibrida plug-in tramite il suo “GroundPad” semplicemente posizionandoci sopra.
Ci sono alcune aziende di terze parti come WiTricity e Plugless Power che offrono già pad di ricarica wireless, ma per far ciò, bisogna fare una modifica alla propria autovettura.
WiTricity assieme a Siemens, ha contribuito a spingere questa tecnologia, lo ha fatto dotando a scopo dimostrativo sia una Tesla Model 3 che una Ford Mustang Mach-E di tecnologia di ricarica wireless, inoltre è l’unica azienda che fornirà la tecnologia hardware per il primo sistema di ricarica wireless installato in fabbrica, nelle versioni del mercato sudcoreano del Genesis GV60 .
WiTricity prevede un punto di svolta nel mercato intorno al 2025 o 2026, quando ci sarà una gamma più ampia di modelli di lusso e poi di mercato di massa che offriranno la tecnologia di serie o come optional.
Il prezzo per un caricabatterie wireless nel 2030 dovrebbe essere facilmente commisurato a una presa.Alex Gruzen, CEO di WiTricity
L’efficienza è importante per i proprietari di auto elettriche, vale la pena sottolineare che la tecnologia di WiTricity riceve il 99% dell’energia che invia, da bobina a bobina, mentre la sua efficienza complessiva, dalla scatola del circuito alla batteria del veicolo, è compresa tra il 90% e il 92% circa, nella stessa gamma della maggior parte ricarica plug-in.
Le velocità di ricarica sono paragonabili a quelle cablate, lo scorso giugno la società ha riferito che il suo sistema di ricarica wireless montato sulla Model 3 ha fornito all’auto circa 10 kW, pari a circa 77 km di autonomia all’ora, la società ha notato che la sua ricarica wireless non era limitata a 11 kW e sono possibili quindi versioni di potenza superiore.
Nel frattempo, WiTricity prevede di vendere la sua configurazione in un sistema di ricarica aftermarket per veicoli elettrici, con l’espansione entro la fine dell’anno di un primo beta test del sistema.