I veicoli elettrici sono spesso criticati per i lunghi tempi di ricarica perché ancora oggi non è possibile ricaricare completamente l’auto in 5 minuti, considerati dai più, come il tempo necessario per rifornire una vettura endotermica, anche se di fatto, il tempo necessario per un pieno di benzina o gasolio, supera abbondantemente i 5 minuti presi a riferimento. E questa è una critica che è stata fatta anche ai già velocissimi Tesla Supercharger…
Sarà difficile raggiungere i tempi di riferimento, senza scendere a compromessi con la longevità della batteria, ma Tesla ha la soluzione in mano: Elon Musk ha svelato la sua tecnologia di ricarica fino a 900 kW.
Si tratta di una potenza straordinaria, soprattutto rispetto a quella attuale: le migliori colonnine pubbliche ad oggi, come IONITY e Free to X raggiungono un massimo di 350 kW ad 800V. Tesla vuole raggiungere i 900 kW, con il nuovo Supercharger in grado di funzionare a oltre 900 A – 500 V oppure 1.000 V.
Addio al connettore CCS Combo 2?
A queste potenze, un veicolo elettrico con batteria da 100 kWh potrebbe teoricamente passare dallo 0% al 100% in meno di 10 minuti, con una curva di ricarica teoricamente piatta, anche se ovviamente le variabili sul campo sarebbero diverse. L’ostacolo più grande riguarda anche i connettori, l’attuale CCS Combo 2 secondo Tesla non è in grado di supportare una potenza simile, motivo per cui la casa californiana ha creato un nuovo connettore proprietario simile a quello che negli Stati Uniti si utilizza già da anni.
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Esistono infatti due nuovi connettori, uno per ricarica a 500 V ed uno per i 1.000 V. Anche se entrambi sono interoperabili, per utilizzare questi connettori nelle sue auto, Tesla dovrà affrontare l’arduo compito di convincere altri produttori ad adottarlo come standard, sicuramente sarà arduo.
La tecnologia da 900 kW sarebbe l’ideale per i camion considerando che il Tesla Semi dovrebbe avere una batteria enorme ed il nuovo Supercharger potrebbe ricaricarlo in appena un’ora.
Mi sarei aspettato un caricatore da 1.5 MW e non 0.9, visto che il Tesla Semi pare supporti ricariche fino a 1.5 MW. Inoltre potrebbe essere l’occasione buona per passare alle ricariche wireless ad alta potenza, visto che i test in corso sono molto promettenti.
Ben vengano caricatori sempre più potenti e auto in grado di ricaricare a quelle potenze. Ma ricordiamo che la media annua che ogni italiano percorre è di 11.000 km annui. Io ne ho fatti 105.000 in poco più di tre anni con Zoe che caricava solo in Ac. Con le ricariche in DC a oltre 100 kWh e percorrenze che ormai sono sempre attorno ai 400 km direi che ci sta una mezz’ora di pausa per ricaricare