Mercoledì 2 agosto 2023, il Mondo ha celebrato l’Earth Overshoot Day. Calcolata dalla ONG americana (Global Footprint Network), questa data indica il momento a partire dal quale l’umanità ha consumato tutte le risorse rinnovabili che il pianeta può produrre in un anno.
Per dirla in senso figurato, ci vorrebbero 1,75 Terre per soddisfare i bisogni della popolazione mondiale in modo sostenibile, secondo questo indicatore creato dai ricercatori all’inizio degli anni ’90 e che segnala una situazione sempre più preoccupante visto che ogni anno la giornata comincia ad arrivare sempre più presto.
Una data calcolata tenendo conto di certi criteri
Vengono presi in considerazione sei criteri principali. Si tratta di categorie di aree: colture, pascoli, aree forestali necessarie per i prodotti forestali come legname, zone di pesca, aree edificate e aree forestali necessarie per il carbonio. Utilizzando questi criteri, i ricercatori stimano il consumo di risorse ogni giorno, in ogni Paese per calcolare l'impronta ecologica. È a partire da questi elementi, legati alla biocapacità, cioè alla capacità della terra di rigenerarsi e di restituire queste risorse, che si calcola questa Overshoot Day.Jean Rousselot, responsabile del programma acqua dolce del WWF (World Wide Fund for Nature)
All’interno dei sei criteri, il Global Footprint Network ha identificato diversi dati che hanno migliorato lo strumento, migliorandone l’affidabilità e la trasparenza.
Nuovi dati per affinare il calcolo
Viene calcolata dividendo la biocapacità del pianeta, la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare in un anno, per l’Impronta ecologica della popolazione mondiale, la domanda dell’umanità per quell’anno, e moltiplicando il numero di giorni in un anno per 365. Gli scienziati utilizzano 3 milioni di dati statistici provenienti da 200 paesi. Le misurazioni dell’Impronta Ecologica Globale e della Biocapacità vengono calcolate annualmente utilizzando le statistiche delle Nazioni Unite che incorporano i dati più recenti. Attualmente l’impronta ecologica dell’umanità supera i 21 miliardi di ettari globali mentre la biocapacità supera di poco i 12 miliardi di ettari globali. Servirebbero quindi 1,75 pianeti per assorbire i consumi della popolazione mondiale.
Il giorno del superamento varia in base al Paese
Ogni paese ha una biocapacità e un’impronta ecologica diversa, e quelli più avanzati stanno facendo molto più del loro peso in termini di risorse sovrautilizzate. I dati del Global Footprint Network e del WWF, avevano stabilito nel 2022 che sarebbero stati necessari 5,1 pianeti per soddisfare i bisogni della popolazione mondiale se tutti sulla Terra vivessero come i cittadini americani. Purtroppo l’Italia ha un elevato debito ecologico e le attività quotidiane che impattano maggiormente sono i consumi alimentari (25% dell’impronta totale) e il settore dei trasporti (18%). In pratica se tutti vivessero come gli italiani servirebbero 2,8 pianeti Terra per soddisfare i bisogni collettivi. Al contrario, alcuni paesi non esauriscono la loro biocapacità, come il Congo, che consuma solo la metà della sua biocapacità ogni anno, secondo la ONG.
Una data che deve servire ad avvertire l’opinione pubblica
È da un decennio che ristagniamo con questo Overshoot Day. Siamo rimasti dove siamo: non peggiora come in passato dagli anni '70, ma non miglioriamo. E questo, nonostante tutti gli annunci fatti durante le COP sul clima, sulla biodiversità, sull'acqua. Concretamente, non vediamo arrivare risultati sul campo. Questo Overshoot Day è quindi un'immagine scelta per allertare l'umanità con un obiettivo: tornare indietro oggi, per avere uno stile di vita sostenibile e un pianeta che possa resistere.Jean Rousselot, responsabile del programma acqua dolce del WWF (World Wide Fund for Nature)
Secondo le ONG, per raggiungere l’obiettivo dell’IPCC dell’ONU di ridurre le emissioni di carbonio del 43% a livello mondiale entro il 2030 rispetto al 2010, l’Earth Overshoot Day dovrebbe essere spostato di 19 giorni all’anno per i prossimi sette anni.
Il persistente superamento dei limiti porterà a sintomi sempre più gravi, tra cui insolite ondate di caldo, incendi, siccità e inondazioni, con il rischio di compromettere la sicurezza. Ciò sottolinea l'importanza per le città, i paesi e le entità commerciali di promuovere la sicurezza delle proprie risorse se vogliono prosperare.Steven Tebbe, CEO del Global Footprint Network
Vi ricordate quando cadde l’anno scorso?
Ci stiamo appropriando delle risorse del pianeta, creando così effetti a lungo termine che si traducono in una minore disponibilità delle stesse risorse per le future generazioni. Qual’è il vostro pensiero?
Bel racconto, in bocca al lupo con la tua nuova BMW
Ciao Francesco, qui trovi tutte le info e le condizioni. https://ecobonus.mise.gov.it/ecobonus/chi-ne-ha-diritto
“D’altro canto l’alloggio è posizionato nel prolungamento del parafango in plastica e non nella carrozzeria, pertanto non dovrebbe rappresentare un…
Ciao, volevo chiedere sè ad oggi Settembre 2023, c’è ancora la possibilità di avere un’ulteriore 50% sugli incentivi per chi…
Devono provarci e sbatterci la testa, quando si saranno rotti le corna impareranno …