Questo articolo è d’obbligo. Dopo avervi spiegato cos’è e come si produce la carne coltivata, chiamata erroneamente carne sintetica dai media italiani, è giusto capire la differenza dalla carne finta.
⚡️ Leggi anche: Carne sintetica o carne coltivata? – Di cosa si tratta?
Definizione di carne finta
A differenza della carne coltivata, che come la carne allevata è di origine animale, quando si ha a che fare con la carne finta, come dice il nome, non si parla di carne di origine animale.
Anzi, non si parla proprio di carne a questo punto. La carne finta è un alimento che deve assomigliare alla carne che tutti noi conosciamo sia per consistenza, colore, forma e possibilmente anche gusto. Inoltre, quello che si cerca di ricreare è anche un alimento che si comporti come la carne in fase di cottura. Quindi che si crei quel liquidino che normalmente è sangue o grasso.
Però, come detto, non essendo carne vera bisogna usare vari ingredienti di origine vegetale che simulino il più possibile la carne per andare incontro a chi probabilmente non è vegano o vegetariano, ma vuole provare un alimento più salutare della carne vera, e che gliela ricordi il più possibile.
Anche perché, come ben sappiamo, vegetariani e vegani hanno già i vari Burger di tofu o seitan. Questi Burger emulano nella forma i classici hamburger di carne, ma non mirano a diventarne dei “cloni” vegetali.
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La tabella qui sopra, stilata da dissapore mostra i valori nutrizionali medi di alcuni prodotti tra cui un hamburger di carne tradizionali, il Beyond Burger oggetto di questo articolo, ed altri prodotti che si possono trovare nei nostri negozi.
Che ingredienti si utilizzano per produrre carne finta?
Se per produrre un hamburger di carne l’ingrediente utilizzato è uno solo, ovvero il macinato di muscolo bovino, quando si parla di carne finta abbiamo a disposizione una lunga lista di possibili ingredienti in base alla marca che si sceglie. Sicuramente stiamo parlando di qualcosa non di origine animale.
Questo genere di “carni” è spesso derivante da soia, cereali e/o proteine vegetali come i legumi. In alcuni casi si usano anche i funghi. In ogni caso non hanno nulla a che vedere che la carne allevata o coltivata. Sono proprio prodotti differenti.
Qui sotto proviamo ad analizzare più nel dettaglio alcuni prodotti.
Impossible Food
Purtroppo per noi europei è al momento impossibile provare un Impossible Burger. Scusate il gioco di parole.
Il motivo dell’impossibilità nostra di poter provare uno dei player al mondo più famosi per la produzione di carne finta è proprio da ritrovarsi nel metodo produttivo e negli ingredienti utilizzati.
Impossible Food ha voluto emulare la carne in tutto e per tutto. E secondo l’azienda americana il “succo” sta proprio nel sangue. Nella carne parleremmo di eme, ovvero una molecola ricca di ferro che è contenuta nell’emoglobina del sangue. In questo caso parliamo di leghemoglobina.
Non vengono usati animali ma l’ingegneria genetica impiantando alcuni geni della soia all’interno del lievito. Viene così creato un Organismo Geneticamente Modificato, un OGM.
Questo genere di prodotti non sono ben visti nel vecchio continente, e forse è anche questo il motivo per cui la richiesta di vendita di Impossible Food dei suoi prodotti in Europa è in attesa dall’ottobre 2019.
Beyond Meat
Un altro grande e famoso player di carne finta è Beyond Meat. In questo caso non ci sono OGM ed infatti è possibile assaggiare questa carne vegetale anche qui in Italia. Anzi, la trovate anche su Amazon ma il prezzo non vi piacerà troppo…
Se andiamo a vedere l’etichetta di vendita notiamo subito l’assenza di glutine e soia. Ma solo girandola vediamo la mole di ingredienti utilizzati. Tra questi troviamo: proteine del pisello, olio di canola, olio di cocco, acqua, estratto di lievito, maltodestrine, aroma naturale, gomma arabica, olio di girasole, sale, acido succinico, acido acetico, amido modificato, fibra bambù, meticellulosa, amido di patata, estratto di barbabietola, acido ascorbico, estratto annato, acido citrico, glicerina vegetale.
In futuro sono in arrivo altre due versioni, una con meno ingredienti e una denominata “healthy”.
Altri prodotti stranieri
Tra i prodotti di altre marche troviamo il Burger di Next Level, prodotto tedesco che troviamo nella catena Lidl, che comprende: base di funghi champignon, seguiti da grasso di cocco raffinato, proteine di piselli, proteine di frumento, verdure come cipolle e cicoria, olio di colza, proteine di soia e farina di soia, spezie, metilcellulosa, sale, aromi, amido di piselli, estratto di lievito, fibra di bambù, radice di barbabietola, sorbato di potassio, sodio acetato, aromi di fumo.
Anche Nestlé ha il suo Burger vegetale. Il Sensational Burger contiene: proteine di soia reidratate, acqua, oli vegetali in proporzione variabile (colza, cocco), aceto di alcol, aromi, metilcellulosa, concentrato di vegetali e frutta (mela, barbabietola, carota, ibisco), sale, estratto di malto d’orzo.
All’interno dei Burger Findus Green Cuisine troviamo: proteine di pisello reidratate , olio di colza, cipolla, fibra di bambù, farina di pisello, aceto di alcool, metilcellulosa, estratto di malto d’orzo, aromi naturali, concentrato di pomodoro, sale, fibra di pisello, farina di avena integrale, amido di patata, estratto di rosmarino, pomodoro in polvere, funghi in polvere, cipolla in polvere, cumino, origano.
Altri prodotti italiani
Ci sono anche aziende italiane che si cimentano nella vendita di Burger vegetali. Non poteva mancare all’appello Valsoia, marca che da sempre propone le sue versioni vegetali, con il suo L’Irresistibile Super Burger: proteine di pisello concentrate reidratate, acqua, olio di girasole, metilcellulosa, sale, aromi, rosso di barbabietola, caramello, estratto di cipolla, cipolla disidratata, pepe bianco, destrosio, estratto di lievito.
Anche Granarolo ha il suo Unconventional Burger composto da: acqua, proteine di soia concentrate, oli vegetali (mais, cocco), aromi naturali, amido (patata, tapioca), proteine isolate di soia, fibra vegetale di agrumi, metilcellulosa, lievito essiccato, estratto di barbabietola, sale, aroma.
Food Evolution, che si trova nei supermercati Esselunga, propone i Bastoncini Vegan al gusto di manzo. Anche qui del manzo non vi è traccia, ma al contrario troviamo: estruso di proteine della soia, olio di girasole, sale, aromi, spezie ed erbe aromatiche. Esistono anche varianti al pollo o al bacon.
L’ultimo prodotto preso in esame è Via Emilia Ideale, l’hamburger vegetale: acqua, proteine di pisello, cipolla, olio di cocco, rapa bianca, olio di semi di girasole, metilcellulosa, fibra di pisello, aceto, amido modificato, sale affumicato, amido di patate, spezie, rosso di barbabietola, aroma affumicato, aromi naturali, sciroppo di zucchero caramellato, acido ascorbico, acido sorbico.
Conclusioni
In definitiva possiamo dire che, a livello di composizione, questi Burger di carne finta sono tutti simili ma diversi. La cosa che li rende simili è il fatto che ognuno di essi, con qualche eccezione, è pieno zeppo di ingredienti. Alcuni ingredienti sono citati più spesso, come piselli, barbabietole, soia, funghi e altri ortaggi. Però non esistendo una ricetta univoca sono tutti diversi.
Una cosa certa è che Impossible Food sta cercando di portare sul mercato qualcosa di profondamente differente. Beyond Meat invece, nonostante sia uno dei marchi più conosciuti al mondo, è più “tradizionalista”.
L’ultima cosa certa?
La carne finta al 100% non è carne.
Cosa preferireste per sostituire la carne vera? Carne finta o carne coltivata? Oppure pensate che non debba essere sostituita?
Ci penserò 😉
No Federico, mi spiace, quello di Toyota è un vizio occulto, così come il richiamo delle batterie di Hyundai Kona…
Ciao Marco ci fa piacere apprendere ulteriori dettagli il giorno dopo della pubblicazione dell’articolo. Se vuoi aiutarci a riportare notizie…
Ciao Marco, se VinFast fa pena per un problema del genere a Toyota cosa avrebbero dovuto fare per aver messo…
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