carrozzeria musesti
- Pubblicità -
More
    HomeAuto ElettricheEsiste la neutralità tecnologica?

    Esiste la neutralità tecnologica?

    Bello il pezzo dell’amico Riccardo Ciriaco su Motor1 che riassume le promesse elettorali fatte in tema di trasporti e mobilità sostenibili, da parte di chi ora è sul carro dei vincitori, per merito o per caso. Io credo sia importante augurarsi che non venga usato l’inutile scudo della “neutralità tecnologica” per rallentarla, la transizione: la tecnologia non è neutrale così come neutrale non è l’uomo che la tecnologia crea ed usa.

    Esiste la neutralità tecnologica | elettronauti It elettronauti
    Le promesse elettorali 2022 di fdi | elettronauti It

    Ma cos’è la neutralità tecnologica?

    Infatti la tecnologia è diretta emanazione dell’ambizione umana: attribuirle un comportamento neutrale sarebbe come attribuirle un potere inumano, incompatibile con la natura stessa dell’innovazione che dall’uomo dipende e per mano dell’uomo opera.
    Il concetto stesso di neutralità tecnologica è filosofico, non scientifico.

    ⚡️ Leggi anche: Schianto a Torino: una Tesla Model Y sui gradini della chiesa

    Esiste la neutralità tecnologica | elettronauti It elettronauti
    Più filosofia che scienza | elettronauti It

    Chi condivide un percorso scolastico/professionale o un DNA Tecnico, o è anche solo semplicemente appassionato ed informato a proposito di energia, converrà infatti che ciò che si cerca di fare nel rendere efficiente il settore dei trasporti è duale: trovare il propulsore più efficiente, quello che a parità di energia primaria sa trasformarne la maggior parte in energia meccanica

    Esiste la neutralità tecnologica | elettronauti It elettronauti
    Un esempio di energia rinnovabile leolico | elettronauti It

    Ed una volta trovato il propulsore migliore, alimentarlo in modo altrettanto efficiente.

    ⚡️ Leggi anche: Stop definitivo a benzina e diesel dal 2035!

    Il tema dell’elettrico e dell’elettricità

    Dati alla mano, oggi il sistema innegabilmente più efficiente è il propulsore elettrico con la sua capacità di superare il 98% di efficienza di conversione, una percentuale inarrivabile da qualsiasi propulsore e non solo, da altri dispositivi. Un propulsore che è in grado di trasformarsi in frazioni di secondo in un generatore, con una potenza ed una reattività superiore è qualcosa di mai visto nei mezzi di trasporto…Sarebbe un po’ come immaginare che un asino in discesa è in grado – frenando – di produrre buona parte della biada con la quale lo abbiamo nutrito.

    Esiste la neutralità tecnologica | elettronauti It elettronauti
    Asino usato per il trasporto bello ma non produce biada in frenata | elettronauti It


    E la batteria è l’alleata al momento migliore: l’elemento che accumula l’efficiente e sempre più rinnovabile energia in grado di muovere il propulsore e dunque di muovere il veicolo. È ovviamente perfettibile, ma già oggi si ritrova perfetta per molte applicazioni ed alleata dei primi elettronauti, e pensare cosa potrà essere tra soli tre o cinque anni è inimmaginabile.

    Esiste la neutralità tecnologica | elettronauti It elettronauti
    Non è petrolio e nemmeno idrogeno Cosè | elettronauti It


    Nella transizione verso il motore elettrico alcune tecnologie saranno corollarie finché non verranno sostituite completamente dall’enorme ricerca che sta alla base degli accumulatori elettrochimici, abbandonando la combustione via via in molti campi.

    Esiste la neutralità tecnologica | elettronauti It elettronauti
    Trattore elettrico a guida autonoma | elettronauti It

    No, la tecnologia non è un’opinione e dunque no, non si comporta in modo neutrale: investe e ricerca la soluzione migliore tentando di risolvere i problemi dell’uomo in maniera efficiente ed in questi termini ci si deve approcciare ad essa, abbandonando populismi e fantasiose alternative a sistemi sui quali stanno investendo tutti, in tutto il mondo, cercare di far leva su chi non ne capisce usando il metodo del “noi siamo differentipuò produrre il solo effetto di isolarci tenendoci lontano dall’evoluzione tecnologica ed allora si che ci saremo svenduti in nome di una neutralità ideologica.


    Qual è il Vostro pensiero a riguardo?

    Fonte

    5 1 vota
    Article Rating

    2 COMMENTS

    2 Commenti
    i feedback inline
    Vedi tutti i commenti
    Marco RossiD
    Marco Rossi
    1 mese fa

    Dico la mia sulla domanda “esiste la neutralità tecnologica?”. Certo che esiste e sta a indicare il principio che qualunque soluzione va bene purché la co2 emessa nel ciclo di vita sia la stessa e non superi una determinata soglia. Ovvero si intende un atteggiamento del legislatore neutrale diverso a tecnologie che parimenti garantiscono gli stessi obiettivi sulle emissioni dei climalteranti. Il che ha totalmente senso ed era alla base della visione europea, tant’è che l’Europa spinge moltissimo anche sull’idrogeno (nonostante la contrarietà di alcuni “ecologisti”) perché anche questo, sebbene meno efficiente, ha una LCA accettabile se l’idrogeno è prodotto da rinnovabili. Ma poi l’Europa ha tradito questo principio ed è entrata nel merito delle tecnologie scegliendo quali possono essere usate e quali no. L’ha fatto senza una ragione scientifica, senza mai dire apertamente il perché e tradendo lo spirito iniziale, imponendo lei le scelte industriali. L’ha fatto quando ha capito che i produttori di carburante stavano per lanciare sul mercato carburanti a co2 neutro ovvero che emettono tanta co2 quanta catturata in fase di “coltivazione” con il rischio di un paradosso oggi evidenziato da Claudio Spinaci dell’Unem (petrolieri!) ovvero che nella LCA un’auto diesel alimentata da biocarburanti emette secondo gli studi una co2 inferiore rispetto all’auto elettrica. L’Europa si rifiuta di controbattere il dato, è presto per parlare di studi scientifici in un senso o nell’altro eppure vuole già decretare la morte dei motori a scoppio. Senza darci una ragione scientificamente valida.

    Stefano Maria
    Stefano Maria
    1 mese fa

    Ciao Daniele. Visto che ci richiedi un’opinione mi permetto di esprimere la mia. C’è infatti un sottinteso (magari involontario) nell’articolo che parte da qui: “Chi condivide un percorso scolastico/professionale o un DNA Tecnico, o è anche solo semplicemente appassionato ed informato a proposito di energia, converrà infatti che ciò che si cerca di fare nel rendere efficiente il settore dei trasporti è duale: trovare il propulsore più efficiente, quello che a parità di energia primaria sa trasformarne la maggior parte in energia meccanica”. Nonostante la premessa è vera (chi non vuole un motore più efficiente?) il pericoloso sottinteso è che siccome il motore elettrico è il più efficiente di tutti se ne dedurrebbe che qualunque altro tipo di alimentazione è peggiore e da scartare e bocciata secondo criteri scientifici perché meno efficiente. Personalmente credo invece che la scelta dell’alimentazione risponda ad un mix di requisiti: costi, emissioni, affidabilità, modalità e praticità d’uso, sicurezza etc. tanto che per fare un confronto tra 2 ecosistemi, come ad esempio quello tra benzina ed elettrico, andrebbe scritto un trattato. Ma siccome questa storiella che “il propulsore più efficiente è quello che scientificamente vince” dilaga ormai su tutti i siti (ho visto video di un sostenitore dell’elettrico che provava un’auto a benzina parlando dei kWh accumulati nel serbatoio sotto forma di benzina …), ti spiego perché secondo me questo sottinteso va evitato in quanto errato.

    Userò la dimostrazione per assurdo. Di recente hanno scoperto che ci sono giacimenti naturali di idrogeno sottoterra puri al 98% che possono essere sfruttati ed estratti. Se io estraggo questo idrogeno e lo brucio in un motore a scoppio e non fuel cell (tecnologia h2ice, già sperimentata da BMW e Toyota), sicuramente sto usando un motore che non ha una efficienza altissima come quello elettrico bensì più bassa, diciamo anche del 40%. Ma chi preleva l’idrogeno “gratis e già pronto” nel sottosuolo si muove in maniera più efficiente di chi oggi viaggia in elettrico perché quest’ultimo l’elettricità la produce col mix energetico del suo paese che, tranne rare eccezioni, non è 100% proveniente da rinnovabili (per non calcolare il costo della co2 della sua batteria). Se per assurdo questi giacimenti di idrogeno fossero enormi e se per assurdo il mondo ignorasse la tecnologia alla base delle fuel cell, il sottinteso che “l’auto elettrica è la migliore perché è la più efficiente” sarebbe confutata perché il modo migliore per alimentare i motori non sarebbe producendo energia elettrica che poi va immessa in inquinanti e pesanti batterie gigantesche a servizio dell’auto elettrica bensì sarebbe estrarre il super abbondante ipotetico idrogeno per immetterlo direttamente nel serbatoio di un veicolo h2ice nonostante l’efficienza di questo motore sia circa la metà rispetto a quello elettrico.

    In pratica non si può usare il grimaldello dell’efficienza del motore elettrico per sottintendere che siccome è il più efficiente allora ne deriva una sorta di automatismo per cui è la tecnologia migliore e chi lo nega è antiscientifico. Valgono infinite altre argomentazioni: la co2 prodotta dalla culla alla bara sia per la costruzione del veicolo che per creare l’alimentazione, le materie prime e le terre rare, il risparmio effettivo di co2 rispetto ai costi per un cambio di paradigmi e non ultimo il costo finale per l’utente comprendendo sia il costo d’acquisto che quello di manutenzione e rifornimento.

    ARTICOLI SIMILI
    Daniele Invernizzi
    Daniele Invernizzihttp://www.danieleinvernizzi.it
    eV-Now! President | Ricerca, Sviluppo e Promozione della Mobilità Elettrica da 15 anni | Electric Coach | Top 100 eV's Companies in Italy

    Togg T10X: i dati sulla prima auto elettrica turca

    Il marchio automobilistico di Stato turco TOGG, ha annunciato ulteriori dettagli sulla sua prima auto elettrica, che si chiamerà T10X. 

    Rivian in trattativa con Amazon per porre fine all’accordo di esclusiva per i furgoni elettrici

    Fonti esterne sostengono che il produttore americano di veicoli elettrici Rivian Automotive stia cercando di porre fine al suo accordo di esclusività con il gigante della vendita al dettaglio online Amazon in modo da poter vendere i suoi furgoni di consegna ad altre aziende.

    KIA – Brick to the Future

    L'altra sera eravamo presenti all'evento KIA "Brick to the Future" a Milano. E manco a dirlo, il protagonista della serata era proprio un "mattoncino".

    Ssangyong Torres EVX arriverà anche in Italia grazie a Koelliker?

    Alla fine di questo mese di Marzo 2023, debutterà al Seoul Mobility Show, unitamente ad altre  diverse concept car, anche la versione totalmente elettrica del SUV Torres EVX della Ssangyong che lo scorso anno era stato rivelato nella versione endotermica.
    25,000FansLike
    12,000FollowersFollow
    7,500FollowersFollow
    9,000FollowersFollow
    472FollowersFollow
    115,000SubscribersSubscribe

    Ford e il nuovo Explorer completamente elettrico progettato e costruito in Europa

    Ford elettrizza l'Explorer, progettato e costruito in Europa un nuovo veicolo elettrico che combina l'ingegneria tedesca con lo stile americano.

    L’Italia rischia di perdere il settore componentistica auto

    L’editoriale di Sergio Ferraris, giornalista scientifico e ambientale, riguardo il nostro Paese e il settore della componentistica pubblicato su Nextville, non ha necessità di commenti, condividiamo totalmente quanto espresso e lo riprendiamo per voi elettronauti, riportando anche, in calce, la fonte dalla quale abbiamo appreso il contenuto.

    Storia dell’auto elettrica – Parte #6 l’elettromobile

    Eccoci catapultati negli anni '70. Questi sono gli avvenimenti che si sono susseguiti nel decennio e l'auto elettrica rimane sempre presente. ⚡️ Puntata precedente: Storia...

    Per i terrorizzati dall’acquisto di un auto elettrica

    Guida all'acquisto dell'auto elettrica per i terrorizzati dal passaggio all'elettrificazione. Consigli ed indicazioni da parte del nostro staff.