L’industria nautica, come molti altri settori, sta vivendo una rivoluzione ecologica, sempre più persone scelgono una barca elettrica. Una soluzione senza emissioni in aria e in acqua, che minimizza il riscaldamento globale e migliora l’ecosistema marino.
Uno dei vantaggi meno attesi ma non meno importanti delle barche elettriche è l’esperienza serena che offrono. Mentre i rumorosi motori a combustione possono spaventare la fauna selvatica molto prima ancora che vedano arrivare il veicolo, le barche elettriche permettono di addentrarti ulteriormente in fiumi e torrenti per godersi l’ambiente circostante e anche i centri abitati non sono disturbati dalla cacofonia dei motori a combustione.
Un po’ di storia…
Le barche elettriche esistono da oltre un secolo, hanno sfidato l’industria navale già nel 1839, quando fu inventata e testata la prima barca elettrica di 7,3 m sul fiume Neva, in Russia, la sua velocità non superava i 3 nodi ma ciò nonostante l’idea non ha preso piede. Nel 1893, “The Electric Launch Company” (ora chiamata Elco Motor Yachts) costruì diverse barche elettriche da 10 metri per la Fiera Mondiale Colombiana di Chicago ma la limitata elettronica dell’epoca fu rapidamente dirottata verso altre esigenze globali più urgenti e pertanto si ritornò all’endotermico. Da allora, il mercato delle imbarcazioni elettriche da diporto EV sono cresciute in popolarità, grazie al miglioramento della tecnologia diventando una valida alternativa ai motori a combustione interna. Grazie alle potenti batterie e ai motori di alta qualità, l’autonomia, la potenza e la velocità delle moderne navi e motoscafi elettrici sono assolutamente convincenti ma purtroppo sono ancora piuttosto costosi, molti sono i modelli che superano 300.000 dollari.
Il Silent 80 Tri-Deck, messo in vendita nel 2020, è un yacht elettrico lungo 24 metri con 64 pannelli solari per alimentarsi, con una superficie totale di 90m2, 6 cabine e un box dove si può parcheggiare e caricare un’auto elettrica.
Questo yacht come tanti altri che usano motori endotermici non sono alla portata di tutti ma quando si tratta di barche da diporto, le possibilità sono ben più interessanti. Quindi è il momento di dare un’occhiata a tutti i motivi per cui una barca elettrica ha tutte le carte in regola per conquistare i nostri fiumi, laghi, e i mari che bagnano le coste dell’Italia.
Abbracciare la sostenibilità
Uno dei vantaggi più evidenti e significativi delle barche elettriche è l’impatto ambientale positivo durante il loro funzionamento rispetto alle barche con motore a combustione, quest’ultime contribuiscono all’inquinamento locale a causa della concentrazione degli ossidi di azoto (NOx) e altri inquinanti rilasciati. Sempre più persone diventano consapevoli della propria impronta di carbonio e cercano modi per ridurre l’impatto sull’ambiente, pertanto il passaggio a una barca elettrica potrebbe essere un passo significativo nella giusta direzione per preservare la qualità della nostra aria e acqua.
Sono più facili da usare
I motori elettrici sono più piccoli e leggeri, danno alle barche una maggiore manovrabilità, perché cambio e frizione scompaiono e facilitano le virate della barca. Inoltre, consentono di guadagnare spazio a bordo. Utilizzando solo l’energia immagazzinata dalle batterie, è possibile navigare per periodi piuttosto lunghi, tra le 6 e le 10 ore circa.
Costi operativi inferiori
Mentre il costo iniziale di una barca elettrica può essere superiore a quello di una barca a benzina, i costi operativi per mantenerla a lungo termine sono notevolmente inferiori. Le barche elettriche sono più economiche da gestire poiché l’elettricità è molto meno costosa della benzina marina. Anche i costi di manutenzione per le barche elettriche sono notevolmente inferiori. I motori elettrici hanno meno parti in movimento rispetto ai motori a benzina, il che significa che c’è meno che possa andare storto. Non richiedono cambi d’olio, filtri o masse a punto che normalmente assoceresti alla manutenzione i diportisti che si aspettano velocità superiori a 13 nodi, hanno una scelta ancora limitata di barche elettriche, sebbene alcune nuove realtà che si presentano sul mercato possono raggiungere velocità più che ragionevoli.
Rendere il costo iniziale più alla portata di tutti
Benché per alcuni il prezzo elevato non è un problema, per molti diportisti è un deterrente, come lo ha dimostrato nel settore automotive una recente esperienza della Ford Motor Company, con la sua linea di automobili Ford Mach-E.
Stiamo riducendo i prezzi sull'intera gamma Ford Mach-E, al fine di offrire prezzi competitivi.Jim Farley, CEO di Ford, di recente
È chiaro che la politica dei prezzi più elevati è diventata un ostacolo all’espansione di Ford nel segmento dei veicoli elettrici e questo esempio mostra che oltre alle auto anche le imbarcazioni elettriche dovranno essere offerte a prezzi ragionevoli per avere successo.
La barca elettrica senza patente
È anche possibile accedere a barche con propulsione elettrica al 100% noleggiandole, ideali per trascorrere il tempo libero e festeggiare un evento.
Di solito hanno un’autonomia di 3 ore motivo per cui vengono utilizzate per brevi viaggi con una velocità di circa 5-6 km/h e il pacco batteria si ricarica sulle banchine o viene sostituito tra uno scalo e l’altro.
La potenza non è tutto
Motorizzare una piccola barca non è motorizzare una nave, pertanto avremo bisogno di molta meno potenza per il movimento ma anche per controllarne la deriva. Si raggiunge facilmente la velocità di 10 km/h su una barca che pesa 50 kg il che permette di muoversi su distanze fino ad allora sconosciute. Alcuni motori elettrici sono ancora più potenti e veloci e se si ha l’intenzione di pescare in un grande lago dove sono vietati i motori endotermici, è meglio pensare a questo tipo di propulsione quando si acquista la barca.
Andare in elettrico esclude il divertimento ?
Certo ci sono svariati motori elettrici per piccole imbarcazioni ma fino ad oggi si era propensi a credere che la loro tecnologia non permetteva di ottenere il divertimento che produce la propulsione endotermica. La startup neozelandese ZeroJet è l’esempio che c’è ancora la possibilità di migliorare e proporre qualcosa di nuovo, infatti ha realizzato un potente propulsore a getto elettrico e in collaborazione con un produttore leader mondiale di gommoni in alluminio, Highfield, fornisce piccole imbarcazioni a propulsione a getto elettrico per una navigazione senza compromessi.
L’intenzione dell’azienda è quella di collaborare con più costruttori di barche, e espandersi a livello internazionale per lo sviluppo di sistemi per tender più grandi, con l’audace obiettivo di eliminare la necessità di motori a combustione su piccole imbarcazioni.
Con i jet elettrici fuoribordo, ai vantaggi già elencati sui motori elettrici (nessuna emissione di benzina o diesel, meno rumore, meno parti in movimento, meno manutenzione e un avviamento più rapido), si aggiunge la possibilità di arenare il gommone facilmente, sfiorando gli ecosistemi poco profondi e il profilo compatto lo rende anche più comodo da riporre e conservare negli spazi più piccoli. La pompa a getto di ZeroJet e il motore elettrico sono compatti e integrati, offrendo più spazio sul gommone.
Conclusione
I potenziali benefici che possono essere attribuiti alle barche elettriche sono: i motori significativamente più silenziosi dei loro equivalenti endotermici, non emettono odori sgradevoli e non inquinano, i costi operativi sono significativamente inferiori grazie alla ridotta manutenzione del motore. Alcuni aspetti delle prestazioni sono addirittura migliorati, ed è probabile che questi vantaggi aumentino con lo sviluppo del mercato dell’elettricità e dell’ampliamento di colonnine di ricarica sui pontili.
Che ne pensate delle barche elettriche? Elettronauti dovrebbe dedicare più articoli alla nautica da diporto?
Bel racconto, in bocca al lupo con la tua nuova BMW
Ciao Francesco, qui trovi tutte le info e le condizioni. https://ecobonus.mise.gov.it/ecobonus/chi-ne-ha-diritto
“D’altro canto l’alloggio è posizionato nel prolungamento del parafango in plastica e non nella carrozzeria, pertanto non dovrebbe rappresentare un…
Ciao, volevo chiedere sè ad oggi Settembre 2023, c’è ancora la possibilità di avere un’ulteriore 50% sugli incentivi per chi…
Devono provarci e sbatterci la testa, quando si saranno rotti le corna impareranno …