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    HomeAuto ElettricheUna scommessa tutta da vincere! La nostra esperienza con Nissan Ariya

    Una scommessa tutta da vincere! La nostra esperienza con Nissan Ariya

    Ciao ragazzi, come sapete ormai viaggiamo in auto elettrica da oltre 4 anni e, grazie alla nostra piccola e-208 blu abbiamo vissuto delle belle avventure

    Così ci siamo detti, perché non spingerci oltre e provare qualcosa di diverso? 

    Essendo in Ariya di vacanze eravamo convinti di dovervi portare un’esperienza di viaggio, qualcosa nel nostro stile che potesse offrirvi un’esperienza di mobilità elettrica vissuta davvero, ci serviva inoltre un percorso particolare, dovevano esserci l’autostrada e la giusta percorrenza. Al contempo volevamo un percorso con le curve e i panorami mozzafiato. Ma non ci siamo fermati qui, ovviamente ci serviva il mezzo giusto

    Come sapete amiamo spostarci con diverse tipologie di mezzi e, nonostante la convinzione che per una mobilità sempre più sostenibile e inclusiva non sia sempre necessario avere il macchinone enorme che faccia chissà quanti chilometri a batterie, a questo giro ci siamo smentiti. Diciamo che per voi abbiamo fatto volentieri questo sacrificio.

    Nissan ariya del gruppo brandini elettronauti It

    Grazie al Gruppo Brandini abbiamo avuto la possibilità di provare non esattamente una city car, ma un’auto che a nostro modo di vedere era perfetta per la nostra esperienza, spaziosa, con una buona autonomia, adas di secondo livello e un design particolare che ci ha affascinato fin da subito, a maggior ragione quando abbiamo scoperto il colore che avremmo guidato. 

    Quindi l’auto c’era, le caratteristiche del percorso anche, le ferie ovviamente, ci mancava una destinazione. Ci abbiamo pensato per giorni, non doveva essere qualcosa di scontato ma qualcosa di… originale

    Si parte!

    Il giorno della partenza Fede si sveglia, obbliga Mirko a fare le valigie (ovviamente poche perché a noi piace viaggiare leggeri), gli fa trovare a casa due ospiti d’eccezione e gli dice: “scendi che partiamo. Dove? Beh è una scommessa”. 

    Il muso della nissan ariya elettronauti It

    Chi vedrà il video ovviamente sa già dove siamo andati. Quindi a voi grandi fruitori della parola scritta possiamo anticiparlo, siamo andati nel Principato di Monaco con partenza da Milano. Esattamente 347 chilometri in elettrico a bordo di una delle auto più comode che abbiamo mai provato. Ma non ci siamo fermati qui, l’idea era inserire lungo il percorso una sola ricarica di 10 minuti. Scontato voi direte, secondo noi no.

    Non dovevamo superare la pausa tipica di chi viaggia con auto endotermica, la pausa da termonauta insomma. Questo era il nostro obiettivo più grande, riuscire davvero a simulare un viaggio come su un’auto termica, un viaggio familiare e senza ansia da ricarica. Che poi oramai tra elettronauti sappiamo di essere vaccinati contro questa terribile malattia

    Siamo partiti alla mattina e ci siamo messi in viaggio, dopo aver stipato l’auto nipponica fino al tetto. La bellezza di quattro valigie, un paio di borsoni, zaini, cibo per le vacanze e il resto ve lo lasciamo immaginare. Che dire era piena. E poi c’eravamo noi quattro con i nostri dolci pesi

    Il bagagliaio di nissan ariya completamente pieno elettronauti It

    Fin dalla partenza l’aspetto che ci ha colpito maggiormente di Nissan Ariya sono stati il comfort e l’isolamento acustico, un comodo salottino su strada alimentato ad elettroni. Niente rumore del termico unito ad un tripudio di chicche tech e buona qualità dei materiali. Su quei sedili rinfrescabili e riscaldabili avremmo potuto dormire, sono stati un sogno durante il viaggio autostradale immerso nella calura d’agosto. 

    Adas decisamente buoni, ben tarati, cautelativi ma alla fine meglio così, la sicurezza non è mai abbastanza

    E vogliamo parlare del tunnel centrale elettro-attuato? Una vera goduria, senza contare che lasciava un sacco di spazio centrale per poter riporre i nostri zaini. Vi invitiamo a vedere i nostri shorts e il video del viaggio per vedere con i vostri occhi. 

    La prima parte del viaggio è andata liscia come l’olio, niente soste da Milano Nord fino al nostro primo approccio al mare

    Prima tappa: focaccia

    Dopo questa manciata di chilometri però un bisogno fisiologico, sollecitato dal profumo di focaccia dovuto all’arrivo in territorio ligure, inizia a farsi strada nelle nostre menti. Decidiamo quindi di fermarci in uno dei nostri luoghi preferiti in Liguria, Varigotti. Un borgo saraceno da sogno che vi consigliamo assolutamente di visitare.

    Pausa focaccia a varigotti sv elettronauti It

    Peccato per la mancanza di punti di ricarica, probabilmente dovuto al poco spazio che il territorio offre. Parcheggiamo il bestione senza metterlo in ricarica, non ne avevamo bisogno. Ci ricarichiamo noi con una bella focaccia ligure e ripartiamo alla volta della piccola monarchia europea. 

    Il display dell’auto a questo punto segnava 26% di carica, optiamo per la nostra famosa pausa fisiologica ma cambiamo le carte in tavola, non ci fermiamo in autostrada, bensì in un punto di ricarica da 100 kw di potenza gestito da Ewiva in zona Pietra Ligure

    Ricarica di 10 minuti a pietra ligure elettronauti It

    10 minuti di cronometro e l’auto aveva raggiunto il 52%, una quantità di energia più che sufficiente a portarci a destinazione

    Ma stava andando tutto fin troppo bene, poco prima del confine con la Francia ci ha aspettato una bella colonna di auto, poco male, ci siamo goduti il comfort dell’auto, il tutto sfruttando la E-Pedal Drive di Nissan Ariya

    Dopo aver passato il confine con la Francia, il traffico è tornato scorrevole e la nostra destinazione ci è sembrata sempre più vicina. 

    Arrivo nel Principato

    Un’altra manciata di chilometri e abbiamo imboccato l’uscita e la successiva discesa che conduce alla frontiera tra la Francia e la Principauté. Inutile dire che la vista sul mare era da togliere il fiato, complice il tetto panoramico della Ariya che ci offriva la possibilità di ammirare il turchese del cielo sconfinare nel blu scuro del mare.

    I grattacieli del principato di monaco visti attraverso il tetto di nissan ariya elettronauti It

    E così, in questo abbraccio di blu che avvolgeva l’abitacolo ci siamo lasciati cullare fino all’arrivo, nel silenzio più totale della mobilità elettrica, consapevoli di arrecare il minor danno possibile a questo bellissimo ecosistema. 

    L’arrivo a Monaco è stato sicuramente particolare, un mix di architettura tipica delle città di mare francesi, unito ad una serie di grattacieli che ci hanno ricordato le città d’oltre oceano, per noi un po’ eccessivo ma sicuramente d’impatto. Tra le cose che abbiamo notato vi è sicuramente il considerevole numero di punti di ricarica lungo la strada, non abbiamo capito bene se fossero riservati ai taxi o se fossero pubblici, ma la loro presenza era certamente segno di un interesse del luogo verso la mobilità elettrica

    Una scommessa tutta da vincere! La nostra esperienza con nissan ariya | elettronauti. It
    Nel principato di monaco i bus urbani sono elettrici | elettronauti It

    Abbiamo superato il tunnel monegasco, infrastruttura che ci ha ricordato che Monaco non è conosciuta solo per il gioco d’azzardo, ma anche e soprattutto per il GP di F1.

    Bus bici e piazzole della formula 1 anche questa è monaco elettronauti It

    A corroborare questa idea vi sono state una serie di Ferrari che abbiamo incrociato lungo il cammino, indubbiamente di nostro gradimento nonostante il motore termico. 

    Ed è così che tra una serie di curve e una serie di accelerate rigorosamente in E-Pedal Drive siamo arrivati al porto, dove in compagnia di yacht da sogno abbiamo deciso di dichiarare ufficialmente vittoria per la nostra piccola scommessa.

    Nissan ariya al porto di monaco elettronauti It

    Se siete arrivati a leggere fino a qui vi siamo grati e speriamo che questo articolo possa darvi un ulteriore approfondimento su questo bellissimo viaggio che è stato per noi non solo l’ennesima avventura, bensì l’ennesima conferma che in auto elettrica si può viaggiare e lo si può fare senza troppa pianificazione o fatica.

    A tal proposito aggiungiamo che per organizzare questo viaggetto non abbiamo fatto alcuna pianificazione significativa, ci siamo spostati a spanne contando sulla nostra esperienza e sull’affidabilità del mezzo. Quest’ultimo in particolare è stata una grandissima rivelazione, consumi bassi in autostrada nonostante le dimensioni generose, davvero complimenti a Nissan per questo giocattolino. 

    Il video-esperienza sul nostro canale YouTube – Elettronauti.it

    Non ci resta che rimandarvi al video e ai contenuti sul nostro canale per avere un ulteriore approfondimento.

    A presto e ad una prossima avventura rigorosamente in elettrico!

    Mirko & Fede


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